La Lega prova a prendersi Roma

Matteo Salvini è pronto a conquistare la capitale e il Sud. Nelle elezioni suppletive al centro dell'Urbe, fortino rosso, il centrodestra potrebbe vincere

La Lega prova a prendersi Roma

Roma è immobile. Una città in cui tutto non funziona. E dove quel poco che va viene impietrito da burocrazia e inefficenza. Dal nord si muove, però, una forza politica che dell'efficienza ha fatto sempre la sua bandiera. Matteo Salvini riparte da qui. Dalla capitale. Il trasloco del leader del Carroccio è quasi pronto. Tra pochi giorni, scrive Libero, la Lega prenderà casa nel pieno centro storico. Via della Panetteria, a due passi dalla fontana di Trevi, potrebbe diventare così una nuova via Bellerio. Base per prendere la città. Salvini torna nella capitale da protagonista. Con numeri nei sondaggi che fanno impallidire, se paragonati a quelli di qualche anno fa.

Fino a qualche anno fa il Carroccio era infatti praticamente nullo. Alle ultime comunali prese il 2,7%. Quei 30mila voti, però, sono lievitati fino alle europee dello scorso anno. Le percentuali sono schizzate al 25%. E così ora sembra giusto provarci. Tra un anno si vota per mandare a casa la sindaca, Virginia Raggi. Ma di obiettivi ce ne sono molti. Lo scopo immediato è quello di far fare una brutta figura a Roberto Gualtieri, ministro dell’Economia. E uomo di punta del governo giallorosso.

Il primo marzo nel collegio più centrale della capitale si va infatti alle urne per assegnare un seggio alla Camera, quello lasciato vacante dal dimissionario Paolo Gentiloni, ex premier volato a Bruxelles per diventare nostro rappresentante nella commissione Ue. Si chiamano elezioni suppletive. E Salvini c’è. I dem hanno deciso di lanciare nella mischia un pezzo da novanta come Gualtieri. E i suoi alleati di governo, il Movimento 5 Stelle, hanno deciso di sbarrargli la strada presentando un loro candidato.

Correrà Rossella Rendina. Scelta senza nemmeno passare attraverso la votazione sulla piattaforma Rousseau (cuore della democrazia diretta grillina) perché i suoi concorrenti sono stati depennati dal partito. L'obiettivo è raggiungere il 10%. Un bel colpo basso assestato ai democratici. La partita sarà difficile. Il I Municipio è uno dei pochi fortini rossi rimasti in città. Segno dei tempi. Di una sinistra che fa il pieno alle urne nel centro storico e fa una figura barbina tra i palazzoni popolari delle periferie.

Il Pd era al 43% alle europee in questo collegio. I sondaggi tuttavia dicono che il partito del centrosinistra ha perso sei punti percentuali rispetto allo scorso anno. Il centrodestra, invece, dimostra una vitalità invidiabile. Fratelli d’Italia è al 20%, Lega al 18% e Forza Italia al 6%. In questo quadro la missione dell’uomo scelto dal centrodestra, Maurizio Leo, diventa possibile.

La Lega poi cerca di accreditarsi come forza politica nazionale. Se ne parla da tempo, mentre la coalizione conservatrice si prepara alle prossime elezioni regionali. Si discute, a volte si litiga anche, per ottenere un candidato che vada bene a tutta la compagine.

Matteo Salvini cerca linfa vitale nel Meridione. Qualcosa che gli sia utile per affermarsi una volta per tutte come partitone a 360 gradi. Una forza che conquisti consensi dal Po all'Etna. Il tempo ci dirà se riuscirà nell’impresa.

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