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Addio pancetta Meglio dormire che fare gli addominali

Maria Sorbi

Non c'è dieta che tenga. Quel maledetto rotolino che sbuca dai jeans sembra resistere a tutto. E non sparisce nemmeno dopo mesi di palestra. Anzi, si ostina a rimanere anche quando abbiamo quasi raggiunto il nostro peso forma e, beffa delle beffe, sembra crescere più dimagriamo nel resto del corpo. Che fare per buttar giù la pancetta? Innanzitutto rassegnarsi e accettare che nemmeno 200 addominali al giorno da soli sono sufficienti a far sparire la cintura adiposa. Ci vuole un piano ventre-piatto un po' più articolato.

Per risolvere il problema è necessario un mix ragionato di sport aerobico e dieta. Ma prima di tutto è fondamentale capire l'origine della pancetta: è un eccesso di grasso post parto? È il risultato di una vita stressata e sedentaria? È gonfiore? Una consulenza con un nutrizionista e un personal trainer serio aiuteranno a stendere il piano d'azione per tornare ad avere la pancia piatta e ad evitare gli errori che commettiamo sia a tavola sia quando facciamo sport.

QUALE SPORT FARE?

Tra le attività più consigliate ci sono gli sport aerobici, in primis la corsa, in grado di stimolare, come nessun altro sport, gli enzimi brucia-grassi che si attivano solo dopo 30-40 minuti di movimento, quando la temperatura del corpo si alza.

L'allenamento prolungato oltre la mezz'ora innesca una serie di reazioni chimiche che fanno entrare in gioco gli adipociti bruni, cioè le cellule che si alimentano di grasso e che continuano a consumarlo fino ad un paio d'ore dopo l'attività. I risultati non arriveranno subito, ma dopo un impegno costante di mesi. Per tonificare il punto vita, i classici addominali con la schiena a terra servono a poco. O meglio, servono solo se si rispetta perfettamente un'inclinazione di 30 gradi, il punto in cui le punte inferiori delle scapole iniziano a staccarsi da terra. Altrimenti meglio puntare su esercizi che allenino la fascia laterale e che facciano lavorare gli addominali obliqui.

Ottimo e con risultati veloci è il Pilates. Non essendo un'attività aerobica come corsa o cyclette, non fa dimagrire: le calorie consumate sono poche e l'obiettivo non è quello di bruciare i grassi, ma di tonificare i muscoli in modo armonico. Bastano un paio di mesi di sedute per rimodellare il corpo e dargli una nuova tonicità.

C'è chi sostiene che molto utile a ritrovare il punto vita sia l'hula hoop. E vuoi vedere che la soluzione per essere snelle arriva dritta dritta dagli anni Cinquanta? Il cerchio allena proprio la muscolatura addominale e in particolare le fasce oblique, in modo tale che il punto vita risulterà in breve molto più sottile. Il consiglio è di praticarlo tutti i giorni per almeno 15 minuti. Terapia che mette anche di buon umore.

Uno degli errori comuni del popolo della pancetta è anche la postura. Chi fa vita da ufficio, spesso se ne sta ingobbito e fa gravare il peso sull'addome, senza tener la schiena dritta e senza allenare la fascia muscolare.

COSA MANGIARE

Molto spesso la causa della pancetta è nascosta nell'intestino pigro o infiammato. Garantire una regolarità intestinale è quindi il primo passo per ridurre il gonfiore addominale e purificare l'organismo.

Gli alimenti imputati sono quelli che fermentano nell'intestino. Quindi no a legumi con la buccia, cereali integrali, formaggi, frutta troppo matura, cetrioli, cime di rapa, cipolle, peperoni e buccia di pomodoro. Ovviamente al bando anche il caffè, l'alcool e lo zucchero. Da evitare anche i chewing-gum, pure quelli senza zucchero. «Contengono infatti mannitolo e sorbitolo - spiega Manuela Pastore, dietista di Humanitas - Si tratta di dolcificanti artificiali assolutamente sconsigliati a chi ha l'intestino irritabile e soffre di gonfiore».

E le verdure? Anche le crucifere - come cavoli, cavolfiori, broccoli, cavoletti di Bruxelles, verze, rape, ravanelli - fermentano e gonfiano. Ma allo stesso tempo sono antiossidanti importanti e hanno proprietà antitumorali. «In persone con intestini particolarmente sensibili o mal funzionanti, devono essere consumati in piccole porzioni e non più di una volta alla settimana». Sono assolutamente consigliati zenzero, menta, mirtilli, asparagi e papaya.

Legumi e patate, anche se non rientrano tra i cibi lievitati, fermentano nello stomaco. E i cereali, ricchi di fibre e ottimi per l'intestino, sono però digeriti lentamente e sarebbe meglio assumerne piccole quantità. Si deve inoltre fare attenzione all'uso delle spezie in sostituzione del sale, quelle troppo piccanti tendono a gonfiare lo stomaco. Lo yogurt? Solo se senza zuccheri e biologico, meglio se non pastorizzato in modo che rimangano intatti i probiotici, fondamentali per contrastare i batteri «cattivi» dell'intestino e sgonfiare la pancia.

IN LINEA DORMENDO

Da non credersi, ma si può contribuire al ventre piatto anche dormendo. La qualità del sonno incide eccome sulla pancia piatta. Dormire poco e male, infatti, rallenta il processo digestivo e provoca l'accumulo di gas nello stomaco facendo gonfiare l'addome.

Quindi tutti i nutrizionisti consigliano di non andare mai a letto subito dopo la cena e di lasciar passare almeno tre ore per permettere al ciclo digestivo di fare il suo corso.

Non sottovalutare inoltre la durata del sonno: riuscire a dormire almeno sette ore aiuta a diminuire lo stress, che è un'altra causa dei problemi di digestione e della pancetta.

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