Si torna a ridere con Zalone, De Sica-Boldi amici come prima

Tante commedie, si scommette sull'Italia. Top secret il nuovo film di Genovese. Pieraccioni per famiglie

Si torna a ridere con Zalone, De Sica-Boldi amici come prima

Italiani prima di tutto. È nello spirito del tempo il listino Medusa 2018-2019, presentato ieri a Villa Spalletti Trivelli, di fianco al Quirinale. Soltanto titoli made in Italy, infatti, sono previsti per portare sullo schermo il nostro star system.

Con tre pezzi da novanta: in prima linea, Checco Zalone, in uscita verso febbraio 2019, preceduto dall'atteso ritorno di Boldi& De Sica, che in Amici come prima si prevede sbancheranno il botteghino di Natale. A fare da battistrada, Leonardo Pieraccioni, il 29 novembre in pista con la commedia family Se son rose (ne abbiamo riferito dal set). La commedia svetta sui generi, anche se Il vizio della speranza di Edoardo De Angelis punta al dramma (dopo il successo di Indivisibili) e aspira a Venezia, mentre L'uomo del labirinto, firmato Donato Carrisi, scommette sul thriller: Toni Servillo e ragazze smarrite. Giampaolo Letta, amministratore delegato di Medusa, ha chiara la disaffezione del pubblico italiano per il cinema nazionale. Anche se 50 film tricolore su 200 hanno incassato un milione di euro e 20, sempre sui 200 prodotti annualmente, hanno superato i 2 milioni. «Crediamo nei film italiani. Rispetto ad anni fa, i nostri film soffrono di più, di fronte ai titoli Usa. Ma abbiamo l'ambizione di trovare, per ogni genere, il film giusto. È un momento difficile, ma scommettiamo sui nostri prodotti», spiega Letta. Secondo il quale, la vera piaga sarebbe la scarsa capacità di scrittura degli sceneggiatori. «Processiamo centinaia di sceneggiature, ma leggiamo stesure che non convincono: manca un buon livello di scrittura. Mancano le regole della sceneggiatura», denuncia il patròn di Medusa, ricordando i tempi delle sceneggiature collettive, quando Suso Cecchi e Monicelli passavano ore insieme, con risultati mirabili. Oggi ognuno coltiva il proprio mediocre orticello. In solitaria.

Ma veniamo alle novità. Per la prima volta, finalmente Michaela Ramazzotti non farà la mamma dolente, ma una disprezzatrice di culle in Ti presento Sofia di Guido Chiesa. Fabio de Luigi, alle prese con la bella Erinni, fingerà di non essere padre, pur di rassicurarla. Il jolly De Luigi riappare in un altro film per famiglie, 10 giorni senza la mamma, di Alessandro Genovesi: come fa un padre indaffarato ad arrangiarsi, se la mamma dà il due di picche? Paolo Genovese, invece, forte del film-evento Perfetti sconosciuti - Carlo Rossella narra di aver bonariamente preso in giro Weinstein per tale uovo di Colombo, un film sui telefonini e i loro segreti, visto e venduto in oltre 50 paesi -, è al lavoro su una commedia top-secret. Intanto, nelle prime scene di Amici come prima - regia di De Sica; soggetto e sceneggiatura di Fausto Brizzi si vede Boldi insidiare, da dietro, in barca sul Lago di Como manco fossero sul Titanic, l'amico Christian, travestito da donna per sopravvivere. «Come lo sente, il vento?», fa Boldi, avvinghiandosi. «Ah, e mò se chiama vento?», replica la falsa lei, in veste di badante. Comicità alla vecchia e sana maniera e set a Villa Gernetto, dove doveva sorgere l'Università liberale promessa da Berlusconi. Né mancano i remake come Bugiardi (vedi il francese Alibi.

com): Giampaolo Morelli e Herbert Ballerina sostengono che la migliore verità è la menzogna. E se la concorrenza di Netflix incalza,il cinema non muore. Ne è certo Letta, citando l'esempio della tv generalista. Data per morta, ma sempre qui.

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