Voglia di tutto

Il -1 dal Napoli legittima l'Inter a sperare. Il Parma contro Conte & C. potrebbe restituire i 2 punti gettati dai nerazzurri con i ducali

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L'Inter torna a strizzare l'occhio allo scudetto, a meno 1 si può fare. E così già contro la Lazio, Inzaghi aumenterà la quota di titolari, dispensata in dose omeopatica contro il Torino. Solo oggi la Lega Serie A ufficializzerà il calendario del turno 37, ma già si sa che stavolta ci sarà contemporaneità, finalmente. E non solo per lo scudetto. L'obiettivo resta Monaco e la finale del 31 maggio, ma il pareggio del Napoli col Genoa ha riaperto scenari ipotizzati chiusi, tanto più che il Parma, prossimo avversario di Conte, potrebbe trovarsi in posizione di classifica inaspettatamente delicata, complicata dalle due consecutive sconfitte con Como ed Empoli (clamorose perché successive a 4 giornate in cui i ducali avevano pareggiato con Inter, Fiorentina e Lazio e battuto la Juventus). L'ovvia speranza della banda Inzaghi è che il Parma dell'ex nerazzurro Chivu renda quello che lo stesso Parma ha tolto all'Inter, cioè quei 2 punti buttati nel Taro, che di fatto oggi fanno la differenza in classifica. La truppa nerazzurra ha visto il pareggio del Napoli in tv, durante il viaggio di rientro da Torino, sul pullman societario. Ed è facile intuire quale fosse l'atmosfera al fischio finale. Inzaghi ha concesso due giorni di riposo a tutti, già previsti, il lavoro riprende domani, la sveglia è puntata sul 31 maggio. Prima la Lazio e poi il Como. Battere la prima, renderebbe automaticamente vera anche la partita contro la squadra di Fabregas, che a questo punto potrebbe essere anticipata addirittura al mercoledì. La Lega deve infatti preoccuparsi di fare spazio al sempre possibile spareggio scudetto, che andrebbe necessariamente giocato prima della finale Champions.

L'avvicinamento al 31 maggio non è semplice, soprattutto non è un semplice allenamento, bensì un allenamento qualificato. Anche il PSG è atteso da una partita vera, la finale della Coppa di Francia, contro il Reims, 7 giorni prima di Monaco. E del resto giocare con un traguardo aiuta a tenere alta la concentrazione, più che appesantire le gambe dei calciatori. Per quelle, ci sono le rotazioni degli allenatori, arte in cui Inzaghi si è già mostrato molto capace. Piuttosto, sarà importante recuperare al più presto i giocatori infortunati. Il nerazzurro più malconcio forse è capitan Lautaro, perché Pavard potrebbe essere in panchina già contro la Lazio. Nel prossimo turno è presumibile che non solo Thuram, ma che anche Calhanoglu e Barella, Dumfries e Dimarco comincino la partita dall'inizio, per vincerla e rimandare all'ultima giornata il verdetto scudetto.

L'Uefa intanto ha scelto l'arbitro della finale, il rumeno Kovacs, che in stagione ha già diretto l'Inter nella sfida vinta a San Siro contro l'Arsenal e 2 due volte il PSG (una sconfitta in casa del Bayern nel girone e un pareggio con qualificazione ai rigori, negli ottavi in casa del Liverpool).

Curiosità da dribblare per i superstiziosi: Kovacs era il quarto arbitro nella finale di Istanbul '23.

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