Obiettivo seconda stella. Beppe Marotta l'ha ammesso candidamente nelle ultime ore: dopo aver riportato l'Inter sul tetto d'Italia, riconquistando quello scudetto che nella Milano nerazzurra mancava da 11 anni, ora Suning deve provare ad aprire un ciclo. Le basi sono già state gettate grazie al lavoro straordinario di Conte, che entro fine mese vedrà Steven Zhang per fare il punto. Il tecnico vuole garanzie sul futuro: quest'anno è stato lasciato solo dalla proprietà e si è dovuto destreggiare tra problemi extra-campo. A partire dagli stipendi non pagati (il club è al lavoro per saldare tutti gli arretrati entro fine maggio).
Per rivincere in Italia e provare a far strada in Europa serve blindare i gioielli e allargare la rosa con elementi funzionali al progetto contiano. In tal senso le priorità sono un laterale sinistro e un vice Lukaku (piacciono Giroud e Dzeko), anche se servirebbero pure un'alternativa di livello ad Handanovic (il preferito è Musso dell'Udinese), un centrale veloce come cambio della SDB e un surrogato di Brozovic. Toccherà al duo Marotta-Ausilio individuarli in un mercato, che dovrà essere obbligatoriamente a saldo zero. Tradotto: si spende solo quanto si incassa. Possibilmente tagliando il monte ingaggi. Ecco perché Young (può ripartire dal Watford) e Kolarov (piace a Bologna e Verona), che guadagnano entrambi 3 milioni annui, non rinnoveranno. In bilico anche Ranocchia e Padelli (cercato dall'Udinese), mentre Vidal (ancora un anno di contratto a 6,5 milioni netti) potrebbe essere liberato alla Godin verso altri lidi (ci pensa il Marsiglia del mentore Sampaoli). Un risparmio di 30 milioni lordi che congiunto al prestito di 250 milioni dal fondo Bain Capital permetterebbe di non sacrificare i big. Nelle prossime settimane sono attesi i rinnovi fino al 2024 di Bastoni (ingaggio da 2,8 milioni netti più bonus) e Lautaro Martinez (stipendio intorno ai 5 milioni). In agenda anche quelli di De Vrij (2025), Brozovic (2024) e Perisic (2023). Intoccabili Barella e Lukaku, che sui social ha punzecchiato Ibra: «Ora inchinatevi al vero re di Milano». Occhio poi al destino dei giocatori in prestito: l'Inter spera di monetizzare almeno 12 milioni dalle cessioni a titolo definitivo di Joao Mario (Sporting) e Nainggolan (Cagliari). Differente, infine, il discorso giovani: Agoumè rinnoverà fino al 2024 e verrà rimandato a giocare, mentre Pirola potrebbe restare come sesto centrale anche se ha diverse pretendenti (il Monza lo acquisterebbe volentieri in caso di promozione in A e pure l'Atalanta lo corteggia).
Una possibile plusvalenza per finanziare il mercato in entrata come accadeva ai tempi del Fair Play Finanziario. Stavolta però con uno scudetto in più in bacheca e un altro da conquistare. La rincorsa alla seconda stella è partita.
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