Daniele De Rossi da ieri sera si trova all'ospedale Spallanzani di Roma per problemi respiratori legati al Coronavirus: il collaboratore tecnico della Nazionale era infatti risultato positivo una settimana fa nel ritiro azzurro, in quello che poi è diventato un vero e proprio focolaio Covid.
La lunga onda del focolaio di Covid scoppiato in Nazionale non si placa e provoca ancora problemi. A fare notizia stavolta è il ricovero precauzionale di Daniele De Rossi, alla sua prima uscita con l’Italia dopo aver siglato un accordo con la Figc. L’ex centrocampista della Roma era risultato, insieme ad altri tre membri dello staff azzurro, positivo al Coronavirus e da ieri sera è stato ricoverato all’Ospedale Lazzaro Spallanzani di Roma. Dunque così come era stato per l'altro simbolo romanista Francesco Totti, colpito con gravi sintomi dal virus nel novembre scorso, anche De Rossi sta subendo in maniera seria il contagio da Covid avvenuto durante il ritiro della Nazionale, proprio alla sua prima uscita con l’Italia.
Le condizioni di De Rossi
Secondo quanto si apprende, nella giornata di ieri l'ex Capitan Futuro giallorosso ha eseguito una Tac d'urgenza al San Camillo e poco dopo nella serata di ieri è arrivata la decisione del ricovero per tenere monitorata la situazione. Dunque così come era stato per l'altro simbolo romanista Francesco Totti, colpito con gravi sintomi dal virus nel novembre scorso, anche De Rossi sta subendo in maniera seria il contagio da Covid avvenuto durante il ritiro della Nazionale, proprio alla sua prima uscita con l’Italia. Dalle prime notizie che filtrano, l'ex calciatore avrebbe contratto una polmonite, fattore che nonostante le sue condizioni vengano definite discrete e non desterebbero particolari preoccupazioni, ha indotto i sanitari al ricovero in ospedale. Al momento non è stata fissata una data per le sue dimissioni. La sua situazione verrà valutata giorno per giorno.
Focolaio azzurro
La notizia del ricovero di De Rossi si aggiunge a quelle sui calciatori che, al rientro dalle convocazioni, sono finiti nella lista dei positivi e costretti all'isolamento fiduciario come da protocollo. La sequenza è stata impressionante: il primo era stato Leonardo Bonucci e poi era toccato ai due azzurri del Paris Saint-Germain, Marco Verratti e Alessandro Florenzi. Il numero dei contagiati si è poi allargato progressivamente a Vincenzo Grifo, in forza all'Hoffenheim senza contare Alessio Cragno del Cagliari, Salvatore Sirigu (la positività del portiere del Torino non ha avuto però alcuna conferma ufficiale dalla società granata ndr), Matteo Pessina dell'Atalanta e infine l'altro bianconero Federico Bernardeschi.
Una situazione che provoca non pochi imbarazzi, soprattutto alla luce della candidatura dell'Italia a ospitare gare di Euro 2020.
Una spia che accende i riflettori ancora una volta sull'efficacia della profilassi e dei protocolli di sicurezza sanciti dalla Federazione, che non hanno impedito al virus di fare breccia nella bolla della Nazionale. Dubbi e interrogativi alle quali non è stata data ancora una risposta.Segui già la nuova pagina Sport de IlGiornale.it?
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