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Gigante Soelden ad Odermatt. Disastro azzurro, Borsotti 28°

Chi doveva ben cominciare lo ha fatto. Gli altri già rincorrono. Sul ghiacciaio del Rettenbach non c'è molto azzurro, a parte il cielo di Soelden, tornato sereno per il gigante maschile

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Chi doveva ben cominciare lo ha fatto. Gli altri già rincorrono. Sul ghiacciaio del Rettenbach non c'è molto azzurro, a parte il cielo di Soelden, tornato sereno per il gigante maschile, che ha dato il via alla 57sima coppa del Mondo di sci alpino. Per molti questo primo gigante è un antipasto indigesto, che arriva quando ancora si sta compitando il lungo menù di stagione. Non per lo svizzero Marco Odermatt che riparte come ha lasciato: dominando. Overall, coppetta e oro olimpico in gigante, ieri ha ammutolito tutti fin dalla prima manche, con 41/100 sulla gioventù scanzonata e le unghie laccate di Lucas Braathen, poi quarto. Dietro sorride lo sloveno Zan Kranjec (76/100). Terzo Henrik Kristoffersen (97/100), migliore dei Norge (tre in top 5) che va subito a podio con i materiali che gli ha confezionato quel Marcel Hirscher che un tempo gli faceva le scarpe ed ora gli sci. Gli azzurri perdono subito la prima punta: Luca De Aliprandini, argento a Cortina 2021, spigola nella prima: «Ho preso vento e ho attaccato troppo». Alla seconda manche approda solo Giovanni Borsotti che si perde (28°) nella tracciatura casalinga di Max Carca. Filippo Della Vite e Giovanni Franzoni, classe 2001, sono oltre i top 30, pure dietro ad un certo Dominik Paris che di mestiere fa il discesista. Ieri «Domme» doveva solo togliersi un po' di ruggine e, invece, ha mancato la qualifica di 3/10. C'è un mese e mezzo per tornare giganti, il 10 dicembre a Val D'Isere. Domani si saprà se almeno le gare in rosa vista Cervino (5- 6 novembre) si disputeranno. La pista, in alto, è pronta, ma sfila fra crepacci aperti; in basso, è tutta da costruire.

Cervinia a parte, la coppa resterà in Austria con il parallelo di Lech (12-13 novembre), per poi dividersi: donne in Finlandia per lo slalom di Levi e subito in Canada per la lunga trasferta sudamericana.

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