Haaland, the Goal Machine sta incantando l'Europa In Italia è già un rimpianto

Anni 19, a quota 10 gol in 7 gare di Champions Seguito da Juve e Napoli che si mangiano le mani

Haaland, the Goal Machine sta incantando l'Europa In Italia è già un rimpianto

The Goal Machine, come hanno iniziato a chiamarlo in tutta Europa, è già un rimpianto per le italiane. Juventus e Napoli, infatti, erano sulle sue tracce prima del blitz natalizio firmato Borussia Dortmund. Erling Haaland rappresenta un rammarico soprattutto la Vecchia Signora, che l'aveva corteggiato a più riprese. Un matrimonio sfiorato in due occasioni (estate 2018 e gennaio 2020), ma in entrambi i casi i bianconeri non sono riusciti a convincerlo.

Vent'anni da compiere il 21 luglio, eppure numeri già da record: con la doppietta al Psg sono 11 i centri con la maglia del Borussia in appena 7 apparizioni. Due acuti che hanno stregato il mondo e portato a quota 10 i sigilli in Champions in sole 7 presenze. Altro primato di precocità centrato dal norvegese, che tra Salisburgo e Dortmund è andato complessivamente a segno 39 volte in 29 gare alla fantasmagorica media di un gol ogni 44 minuti. Nessuno come lui. E il suo agente Mino Raiola già si sfrega le mani. Il nuovo Ibra, infatti, ha una clausola rescissoria da 75 milioni di euro che si attiverà nell'estate 2021. Tra 18 mesi - c'e da giurarci - ci sarà la fila per prenderlo.

Le clausole rescissorie sono la specialità del duo Haaland&Raiola, artefice del passaggio in Bundesliga grazie alla clausola da soli 20 milioni. Un'occasione che il ds tedesco Zorc ha colto al volo, battendo la concorrenza di Juve e United con la maxi-commissione da 15 milioni per Raiola più altri 10 alla firma per papà Alfie. Erling, infatti, è figlio d'arte: il padre era un centrale di buon livello in Premier, prima che un terribile infortunio, causato da un'entrata assassina di Roy Keane nel derby di Manchester, gli stroncasse la carriera nel 2001. Il calcio comunque era nei cromosomi del giovane bomber che - secondo quanto raccontato da Jan Aage Fjortoft, ex compagno di squadra di suo padre - sarebbe stato concepito dai genitori nello spogliatoio di Elland Road, quando papà Alfie militava nel Leeds. Per renderlo più glamour per gli sponsor, invece, Raiola gli avrebbe suggerito nel settembre 2019 di cambiare il cognome scandinavo Håland nell'anglosassone Haaland.

Leggende o meno c'è una certezza: la Juve nel 2018 lo aveva in pugno per 3 milioni dal Molde. Il percorso italiano prevedeva, però, il passaggio dalla formazione Under 23 in Lega Pro, opzione declinata da Haaland che - dopo aver tifato Juve allo Stadium contro l'Inter e visitato la Continassa - ha preferito volare in Austria al Salisburgo.

Il resto è storia recente, con il rilancio del Dortmund che gli garantiva una maglia da titolare e condizioni economiche più vantaggiose per sé (stipendio da 4 milioni annui) e chi lo rappresenta. In futuro Paratici sembra sia pronto a tornare ancora alla carica per The Goal Machine. Chissà che nel 2021 non possa essere la volta buona.

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