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Handa&Gigi, vecchie mani sul derby d'Italia

Ottanta anni in due, ma lo sloveno e Buffon non vogliono abdicare

Handa&Gigi, vecchie mani sul derby d'Italia

Il derby d'Italia è in buone mani. Buonissime. Il totem del calcio mondiale Gianluigi Buffon che a 43 anni compiuti non ha affatto voglia di mollare da una parte, e Samir Handanovic, anni 36, uno dei portieri più affidali di tutta Europa dall'altra. Due garanzie assolute. Due portieri fenomenali con trascorsi e curricula diversi ma senz'altro più che affidabili. Eppure, in maniera differente, entrambi gli ultimi baluardi dui questo importante Inter-Juventus di coppa Italia stanno vivendo a loro modo sul filo della precarietà. Dubbi, perplessità, interrogativi che gravano sulle spalle dei due portieroni.

Per Buffon a parlare negativamente, è la carta d'identità. È stato intelligente Gigi. Ha accettato il ruolo di riserva di Szczesny senza nessun problema pur di rimanere nella sua Juve. Nessuna polemica, uomo spogliatoio. E quando è stato chiamato all'opera ha fatto sempre il suo da perfetto campione del mondo. Ma anche super Gigi non è eterno e il ruolo che gli impone di giocare solo ogni tanto non è così semplice: se fa bene, ha solo fatto il suo. Se sbaglia, finisce sotto esame. Ha le spalle larghe ma un big match come quello di questa sera potrà dire molto sul futuro di questo ragazzino terribile.

A una novantina di metri in linea d'aria ci sarà Handanovic, negli ultimi anni certezza assoluta dell'Inter. Gioca sempre, campionato e coppe, mai turnover per lui. Il capitano nerazzurro però è finito nel mirino della critica con i tifosi contrariati da alcuni errori e da qualche incertezza tanto da finire in discussione. Non è un caso che già da diversi mesi si parli di possibili eredi dello sloveno. Da Musso dell'Udinese al Radu cresciuto in casa. Fatto sta che il posto del leader silenzioso dello spogliatoio dell'Inter non pare più essere così fisso come lo era non più tardi di dodici mesi fa. Buffon contro Handanovic, le mani su un derby d'Italia importantissimo. Altro che coppetta. Soprattutto perchè in ballo c'è la rivincita del 2-0 nerazzurro di campionato. «La sconfitta di San Siro ci ha insegnato che quando non siamo sul pezzo non siamo la Juventus, ma poi da lì siamo ripartiti facendo grandi prestazioni», ha detto Pirlo. «Arriveranno con il dente avvelenato dopo la sconfitta in campionato. Dovremo essere sul pezzo, limitando gli errori. Se vuoi vincere, non devi sbagliare», la replica di Conte. Altro che coppetta.

Sarà derby d'Italia vero.

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