Coronavirus

Higuain, fuga dal virus. E la Signora si ritrova isolata e abbandonata

Il Pipita in Argentina dalla madre malata, a casa pure Pjanic e Khedira dopo il tampone negativo

Higuain, fuga dal virus. E la Signora si ritrova isolata e abbandonata

Il Pipita ha preso l'aereo e se n'è andato. In Argentina. Facendo scalo prima in Francia e poi in Spagna, perché i voli diretti con l'Italia sono sospesi. «Ne eravamo informati», il commento che arriva dalla Juventus. Come Higuain, anche Pjanic e Khedira hanno salutato Torino per recarsi rispettivamente in Lussemburgo e in Germania: erano in isolamento volontario, sono risultati negativi al tampone e hanno ricevuto l'autorizzazione a lasciare Torino. Higuain, per di più, avrebbe deciso di lasciare la città della Mole per andare ad assistere la mamma, malata. Un po' come aveva fatto Ronaldo un paio di settimane fa, volato a Funchal dopo che la madre era stata costretta al ricovero: il fuoriclasse portoghese aveva poi fatto ritorno in città in vista della teorica semifinale di ritorno di Coppa Italia contro il Milan, salvo poi volare nuovamente nell'isola di Madeira al successivo stop del campionato. Anche in quella circostanza, la Signora aveva fatto sapere che non ci si trovava di fronte ad alcun caso e che la partenza di CR7 era stata concordata.

Vale però anche la pena ricordare che nei giorni scorsi due bianconeri per primo, mercoledì 11 marzo, Daniele Rugani, poi anche il francese Matuidi sono stati trovati positivi al coronavirus: alcuni loro compagni si erano trasferiti al J Hotel in autoisolamento, altri avevano preferito rimanere nelle rispettive abitazioni come del resto ha fatto lo stesso presidente Andrea Agnelli - in attesa del responso del tampone. Arrivato quello, Higuain non ci ha pensato due volte: si è presentato all'aeroporto di Caselle con tanto di certificazione medica e, grazie a un jet privato, si è diretto in Francia dopo avere ricevuto l'autorizzazione da parte degli agenti della Polaria, i quali da settimane controllano arrivi e partenze dallo scalo torinese verificando le autorizzazioni a lasciare il Paese. Dalla Francia, insieme alla famiglia, il Pipita (otto gol e altrettanti assist in stagione, contratto in scadenza nel 2021) si è poi spostato in Spagna e quindi in Argentina. Paese peraltro certo non immune al virus e che già da qualche giorno ha chiuso qualsiasi spazio aereo, tranne però che per i propri connazionali di rientro. Va da sé che risulti adesso del tutto prematuro ipotizzare un rientro dell'attaccante a Torino, sia perché non è ancora chiara la data in cui la Juventus (come tutte le altre squadre) ricomincerà ad allenarsi e sia perché andranno nel caso tenute da conto le difficoltà a rientrare nel nostro Paese.

Non resta insomma che attendere sviluppi. Ben sapendo che nulla succederà a breve. Il che rende per certi versi anche plausibile l'allontanamento da Torino dei tre juventini, quattro con Ronaldo: al netto della negatività al virus, pur senza ufficializzarlo, la società pare avere imboccato la strada di un rompete le righe controllato. Ognuno lavorerà insomma per conto proprio, in attesa di un fischio che chieda loro di tornare indietro. Se mai arriverà di qui alle prossime settimane.

La qual cosa, vista l'aria che tira, non va poi ritenuta scontata.

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