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I Conte boys giocano a tennis Ma col Brescia è una partitella

I Conte boys giocano a tennis  Ma col Brescia è una partitella

Milano Clima e ritmo e risultato da amichevole di inizio stagione tra squadre di categorie differenti: sbarcando da Marte e non sapendo del Covid e del suo effetto sul campionato, ci si potrebbe chiedere perché a San Siro e non già al campo di allenamento di Inter o Brescia, ché tanto il pubblico sarebbe lo stesso. Vince facile Conte (6-0), già in gol dopo 5 minuti (Young al volo da Sanchez), sul 2-0 dopo 20 (Sanchez: rigore generoso su Moses) e 3-0 all'intervallo (45': D'Ambrosio di testa, da Young). Poca cosa il Brescia, come peraltro dice onestamente la sua classifica. Un'amichevole da 3 punti e soprattutto una partita da giocare in meno: il 2 agosto e il terzo posto sono un po' più vicini, anche se ci sarà ancora molto da sudare per arrivare al doppio traguardo.

Diego Lopez finge di giocarsela con un centravanti (Donnarumma) e 2 mezze punte (Ayé e Zmrhal) e grazie all'incomprensione tra Young e Gagliardini, la prima palla-gol della partita è proprio per Donnarumma, che però grazia Handanovic da buonissima posizione. Un'illusione e nemmeno il tempo di gustarsela, pensando di godersi un'altra altalena di emozioni: all'azione successiva l'Inter va in vantaggio e tutto finisce quando praticamente stava cominciando. Il basso ritmo generato dai 30 gradi, favorisce il calcio di Borja Valero, utilizzato da Conte più in questo scorcio post-pandemia (2 volte titolare su 4), che non nell'intera stagione (3 su 25): lo spagnolo è una risorsa per il finale di stagione. Tonali lo sarà presumibilmente da settembre, ma qui perde di netto la sfida col diretto avversario, di 15 anni più vecchio di lui. La tv di Suning, presentando la partita in Cina, ha realizzato un fotomontaggio con Tonali in maglia nerazzurra, indicandolo come obiettivo di mercato. Chissà se a Nanchino conoscono il Segreto di Pulcinella

La ripartenza ha restituito all'Inter anche Sanchez, uno dei più pimpanti fin dal primo scorcio giocato col Napoli. Il cileno qui segna su rigore il secondo gol stagionale: il primo l'aveva realizzato contro la Sampdoria, l'unica altra volta in tutto il campionato, in cui Conte l'aveva preferito (turnover) a Lukaku. Sanchez è puntuale e frizzante, sembra in ottima salute: pure lui sarà prezioso nell'ultimo mese dell'anno, anche se (come Fonseca per il romanista Smalling), Conte non sa ancora se il prestito dello United coprirà anche l'Europa League. Servirà la diplomazia nerazzurra, ma certo sarebbe utile l'intervento dell'Uefa, che invece ancora tentenna.

Segna anche Gagliardini (7' st, testa su punizione di Sanchez: 4-0), festeggiato dai compagni molto al di là del peso del gol. Nel finale gli subentra Eriksen e il danese fa in tempo a segnare il quinto gol dell'Inter (38' st, botta di Lukaku non trattenuta dal modesto Joronen) e a servire col tacco a Candreva l'assist per il 6-0 finale. Alla fine, l'unico che non sorride è un'altra volta Martinez.

Il Toro non segna, sbaglia anzi un gol clamoroso a fine primo tempo, ma soprattutto sembra molto più nervoso di quanto la partita vorrebbe e non certo perché dopo 5 mesi rivede l'arbitro Manganiello che lo espulse contro il Cagliari.

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