Sport

L'Inter "vota" il salary cap ma serve salvare l'Europa

L'ad dell'Inter Alessandro Antonello: "Ingaggi insostenibili...". E la Champions sempre più fondamentale

L'Inter "vota" il salary cap ma serve salvare l'Europa

Il calcio che batte cassa al governo, chiedendo che vengano compensati i mancati ricavi di questi mesi, con rare eccezioni continua a pagare per intero i suoi protagonisti: giocatori, allenatori e dirigenti (sì, guadagnano anche loro, perché non fanno volontariato i vari ad, ds e dt del pallone). Tradotto: lo Stato dovrebbe (dovrà?) ripianare o almeno alleggerire i bilanci in profondo rosso dei club, cui la pandemia ha assestato l'ultimo colpo, pericolosissimo. «L'incidenza degli stipendi pesa per il 70/80% sui ricavi e sarebbe insostenibile per qualsiasi industria», denuncia l'ad dell'Inter Alessandro Antonello, che di mestiere ha il compito di tenere in ordine i conti nerazzurri di Suning.

L'invidia, malcelata, è per il salary cap introdotto in queste settimane dalla Liga spagnola. «Il tema va affrontato il prima possibile, per la sopravvivenza del sistema calcio». Eppure, visto che l'interesse è comune, ci si poteva pensare da mesi, per primi. Ci sono club che non hanno ancora saldato gli stipendi della scorsa stagione e la Figc è stata costretta ad allungare al 1° dicembre i tempi per rientrare nelle regole. L'Inter unica tra le grandi squadre ha recuperato 10 dei 13 milioni persi al botteghino nella scorsa stagione, grazie a un'oculata polizza assicurativa, che prevedeva anche i danni da stadi vuoti per pandemia. Però ha pagato per intero gli stipendi di Lukaku & C. perché a differenza di altri non ha raggiunto alcun accordo con i giocatori per il taglio degli stipendi. Ed è ripartita, l'Inter come tutti, con gli stessi ingaggi previsti dai contratti. Peggio solo la Juventus, che deve ai suoi giocatori anche 2 mensilità e mezzo dello scorso anno, posposte per motivi contabili, ma non cancellate.

La Champions League, per quanto quest'anno meno munifica del solito, causa covid, è una delle fonti di ricavo più importanti per i club. Domani sera tocca a Conte, e più ancora a Lukaku e Martinez, fare in modo che l'euro-rubinetto non sia chiuso già prima di Natale.

Obbligatorio battere il Real Madrid.

Commenti