«Decisione acida ma inevitabile». Così il premier olandese Mark Rutte ha comunicato la chiusura definitiva di tutte le attività sportive professionistiche fino al primo settembre. Chiusa quindi la Eredivisie, e di conseguenza tutti i campionati calcistici olandesi, ma cancellati anche il gran premio di Formula Uno di Zandvoort, quello motociclistico di Assen, nonché la corsa ciclistica della Amstel Gold Race.
Mentre quindi le scuole riapriranno l'11 maggio, pur con misure restrittive (è prevista la divisione degli alunni in gruppi che frequenteranno le lezioni alternativamente al mattino o al pomeriggio), la stagione calcistica viene chiusa per decreto. Rutte ha comunicato di aver scartato l'ipotesi match a porte chiuse accogliendo le richieste di numerosi sindaci, contrari a un'estate di calcio che, pur senza tifosi, avrebbe richiesto un impegno notevole alle forze dell'ordine, già sotto pressione e costrette a turni di lavoro massicci per la gestione dell'emergenza Covid-19.
La Eredivisie, a differenza della Serie A, non può permettersi di andare avanti per lungo periodo senza introiti dal botteghino grazie ai contratti televisivi, e pertanto la decisione di Rutte non ha incontrato reazioni ostili né da parte dei grandi club del paese (Ajax, Psv Eindhoven, Feyeoord, Az Alkmaar), tantomeno da quelli piccoli, che già da tempo chiedevano la chiusura del campionato.
Di tutt'altro avviso invece la KNVB, la Federcalcio olandese, alla quale oltretutto il primo ministro ha passato la patata bollente della chiusura della stagione. La Federcalcio, di concerto con la Lega e i club, dovrà infatti decidere se annullare completamente i campionati, riportando la situazione al 30 giugno 2019, oppure stabilire i criteri per l'assegnazione del titolo e le varie promozioni, magari portando il campionato il campionato a 20 squadre e quindi non penalizzando alcuna società. Ma se, a 8 giornate dalla fine (nove per alcune squadre, che devono recuperare una partita), le posizioni europee sono piuttosto definite, la grande matassa da sbrogliare riguarda l'assegnazione del titolo, con l'Ajax e l'Az Alkmaar attualmente appaiate in testa alla classifica a quota 56 punti, con gli ajacidi avanti solo per differenza reti. Per la Champions la questione non si pone l'Olanda manda due squadre ma il titolo rischia di diventare una questione particolarmente calda. Campionato a entrambe? Titolo vacante? Ajax campione per uno scarto di 8 reti?
Entro venerdì 24 aprile è attesa una decisione definitiva su tutte le questioni e i piazzamenti vari, inclusa anche la Coppa d'Olanda, il cui
ultimo atto avrebbe dovuto essere disputato domenica scorsa al De Kuip di Rotterdam tra Feyenoord e Utrecht. Dove evidentemente il business non regna ancora sovrano, il calcio può chiudere bottega in attesa di tempi migliori.
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