Quella domenica, era il 26 gennaio, l'Inter affrontava il Cagliari all'ora di pranzo. Una brutta partita, finita 1-1 e sigillata con l'espulsione di Martinez, la baraonda finale e la tumultuosa protesta di Conte. Dopo 17 minuti, ci fu la sostituzione di Skriniar, archiviata proprio a causa della confusione generale, come conseguenza di un infortunio muscolare. Capita, che ci si faccia male. Tre giorni dopo, però, lo slovacco era già in panchina in Coppa Italia (Fiorentina) e regolarmente titolare la domenica successiva a Udine.
A distanza di tre mesi arriva la spiegazione di quel cambio. Ed è una spiegazione che mette i brividi. «Dopo 25 minuti (17 in realtà, ma cambia poco, ndr) un nostro difensore ha dovuto lasciare il campo, non poteva andare avanti e quasi svenne»: confessione Instagram di Romelu Lukaku in una video chat con Kat Kerkhofs, showgirl belga e moglie di Dries Mertens. L'Inter conferma quell'episodio e spiega che fu Skriniar a chiedere di provarci. Aggiunge Lukaku: «Abbiamo avuto una settimana libera a dicembre e quando siamo tornati, giuro che in 23 su 25 eravamo malati». Parole che non trovano conferma con i report medici dell'epoca: a fine gennaio, solo De Vrij e D'Ambrosio, oltre a Skriniar, erano segnalati come vittime di influenza, pur tutti sempre convocati. I tempi inoltre non tornano, considerando che la squadra come tutte le altre ha ripreso ad allenarsi il 29 dicembre e che la partita incriminata è appunto del 26 gennaio. Se l'Inter è irritata da questa chiacchierata social, ne ha tutte le ragioni.
Però Lukaku è ugualmente ricco di particolari: «Tutti tossivano, avevano la febbre. Io dopo il riscaldamento sono diventato molto più caldo del solito, non stavo bene. Erano anni che non avevo la febbre». Poi, un altro dettaglio che non torna: «Dopo la partita, c'era una cena con degli ospiti della Puma, ma ho ringraziato e l'ho saltata, andando subito a letto». Considerando l'orario di Inter-Cagliari, o era un pranzo o più probabilmente Lukaku si confonde con una delle tante notturne, in cui forse ancora non si sentiva bene (con il Cagliari, l'Inter giocò in Coppa Italia anche il 14 gennaio, data più vicina al rientro post vacanze).
«Non siamo mai stati testati e quindi non sappiamo se abbiamo avuto il virus o meno», il sigillo social di Lukaku. Per la statistica, Lukaku tra gennaio e febbraio, non ha saltato una sola partita (peraltro, in assoluto le ha giocate tutte meno quella di Barcellona), mentre c'è un altro particolare curioso legato al post Inter-Cagliari del 26 gennaio. Quel giorno, Antonio Conte non si presentò in sala stampa né parlo alle tv.
Tutti pensammo malpensanti che fosse una scusa per dribblare le domande sul terzo pareggio consecutivo e le polemiche del campo. Nessuno diede credito alla versione ufficiale della società, che giustificava il tecnico dicendo semplicemente «non sta bene». Probabilmente, non stava bene davvero.
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