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Luna Rossa s'inchina. Serve un cambio di rotta per un "vero" assalto

Il team italiano ha speso molto di più dei Kiwi, ma non ha trovato la velocità vincente

Luna Rossa s'inchina. Serve un cambio di rotta per un "vero" assalto

Luna Rossa è nei pensieri dei velisti italiani ormai da 24 anni, mese più mese meno. Come leggere la sua storia finora? Il bicchiere è mezzo pieno o mezzo vuoto? In cinque partecipazioni e un ritiro il suo risultato migliore è la vittoria di due selezioni sfidanti cui sono seguite la sconfitta secca del 2000 e queste tre fantastiche regate vinte. Il suo grande e storico avversario dal '93 a oggi, i Kiwi, ha vinto 4 volte la Coppa, due da Defender e due da Challenger.

I Kiwi però hanno speso molto meno, infinitamente meno di quanto è costata a Prada questa grande avventura. I soldi contano, sono il motore della Coppa: ma se non sai come spenderli perdi, se sai dove cercare la velocità vinci. È impietoso dire che Luna Rossa non ha saputo trovare la velocità giusta? Tutta Italia ha sognato di portare la Coppa a Cagliari, i social sono pieni di ringraziamenti e passione, tuttavia i conti con la realtà vanno fatti. Se si guarda la sua avventura con gli occhi freddi e cinici dell'anatomopatologo la grande Luna sta cominciando a fare la figura della barca sempre sconfitta cui andrebbe consigliato di cambiare qualcosa. Questa doveva essere la volta buona, il risultato raggiunto è appena dentro le ambizioni e presunzioni. E se American Magic non si fosse drammaticamente rotta sarebbero stati sorci verdi per arrivare all'incontro con il Defender. Il bicchiere insomma è mezzo vuoto.

Perché i Kiwi vincono e la nostra barca perde con una certa regolarità? Che il difetto sia nel manico? Forse bisogna rivedere il percorso e la gestione delle risorse. Sembra quasi che il team più che premiare e proteggere le attitudini costruendo la forza del team si contenti di una laboriosità diffusa con un labile confine con la mediocrità. In questi 24 anni Luna Rossa ha bloccato tutte le risorse disponibili per altre sfide, altri percorsi sportivi, altri team. Forse è il momento di cambiare marcia, abbracciare nuove idee.

E della Coppa che succederà? I kiwi che sono stati tanto bravi a vincere hanno anche dimostrato grandi limiti nella gestione dell'evento. Quasi nulla di quello che hanno fatto è adeguato alla leggenda e alla storia della Coppa. Auckland sembra non essersi accorta che è stato un dei pochi eventi internazionali dell'anno e ha finito per rivolgersi al pubblico locale. C'è chi dice che la Coppa se resta a Auckland muore, la voce più recente racconta che il prossimo Challenger of Record sarebbe il Royal Yacht Squadron, il cui Commodoro era in città, ci sarebbe un primo evento in Inghilterra molto presto, già in novembre perché New Zealand ha bisogno di sopravvivere, e questa è la notizia: il team vincitore in realtà è economicamente a pezzi dopo aver perso Emirates come sponsor, aver litigato con il Governo che vuole la testa di Grant Dalton. Insomma di questi tempi anche vincere è difficile e poi c'è la statistica contro. Negli ultimi trent'anni il Defender si è difeso con successo solo una volta dopo la conquista della Coppa: è successo a New Zealand, ad Alinghi, a Oracle. La prossima volta potrebbero perdere.

Ecco un motivo per rivedere Luna Rossa.LaBel

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