Nell'unica settimana senza Coppe, d'Italia o d'Europa che siano, vuoi negarti il piacere di un turno di campionato? E allora che si giochi, stasera e domani, per l'aritmetica del vero scudetto, a questo punto un atto quasi formale, ma soprattutto per l'altro scudetto, quello di consolazione e dei ragionieri. Obiettivo quarto posto, per rimpinguare gli anemici bilanci di club, che più incassano e più spendono, spesso male, ma questo è discorso vecchio.
Posti liberi 3, squadre in corsa 6, anche se poi saranno i giudici a stabilire la classifica finale e anche chi sul campo sarà quinto potrà probabilmente fare festa. Il menù dice che la serata più tosta è quella della Roma, che viaggia a Monza dove c'è aria di festa e nessuna voglia di fermarsi. Mourinho sarebbe un'altra bella tacca per il giovane Palladino che s'è già preso lo scalpo di Allegri e Inzaghi e punta l'ottavo posto che normalmente varrebbe nulla, ma quest'anno chi lo sa.
Roma con i cerotti e la necessità di fare punti che è pure della Lazio, già due sconfitte di fila e l'impegno casalingo col Sassuolo. Guai a non vincere, e non solo per togliere al Napoli il piacere di conquistare lo scudetto in campo, ma perché un altro inciampo andrebbe letto non come incidente di percorso, ma come vera e propria crisi.
Strano ma non troppo che Sarri abbia frenato proprio quando, eliminato dall'Europa, sarebbe stata più normale l'accelerazione decisiva. Fatte le dovute proporzioni, è successo anche all'Arsenal:: via dall'Europa League, ha ormai di fatto perso una Premier che per tutto l'anno pareva sua. Sarri e Mourinho amano ripetere che le loro squadre non valgono le rivali in classifica e la qualificazione alla prossima Champions sarebbe un'impresa. E mai affermazione fu più falsa, lo vedremo a fine stagione quando molto probabilmente chi sarà quarto avrà il punteggio più basso dacché (2018) l'Italia è tornata a qualificare quattro squadra alla Coppa più importante.
Il Napoli, nel 2021 rimase fuori (da quinto) con 77 punti. La stessa Lazio, nel 2018 e nel 2020 ne fece rispettivamente 72 e 70 fu sempre quinta, cioè esclusa. Del resto, delle 6 squadre che sprintano per la Champions, quella che hanno perso di meno sono Lazo e Milan, già 7 volte ciascuno, e poi ci sono le 11 sconfitte dell'Inter, le 9 della Roma e dell'Atalanta, le 8 della Juventus. Una corsa al ribasso che può ugualmente portare in alto ma che ha esaltato la marcia tricolore di Spalletti e del suo Napoli.
Allegri torna in casa contro il Lecce e probabilmente ritrova Di Maria, guarito a tempo di record: se la Juventus ripete Bologna, impossibile sbagliare un'altra volta così tanti gol, riabbraccia il successo che in campionato le manca dal 1° aprile, contro il Verona. Giusto provare a conquistare un posto Champions sul campo, ma Allegri sa bene che a questo punto (lasciata all'Inter la finale di Coppa Italia) l'unico traguardo che nessuno può togliergli è l'Europa League. E perciò è normale che guardi già oltre, cioè alla doppia sfida col Siviglia, che sarà pure la regina della Coppa, ma quest'anno zoppica a metà della Liga. La Juve è più forte e proverà a dimostrarlo sul campo, l'unica cosa che conta.
Inzaghi e soprattutto Pioli puntano il doppio derby di Champions sapendo di rischiare qualcosa in campionato. Rotazioni più massicce stasera, visto che sabato dovrebbe essere più dura (altro incrocio-spareggio con Roma e Lazio). Persi già troppi punti in provincia o contro le provinciali: eppure a Verona (torna Dzeko) non sarà semplice.
Il pericolo vero è che per inseguire la finale di Champions, come già è stato per i turni precedenti, Inter e Milan non riescano a iscriversi a quella del prossimo anno, e allora sarebbero dolori. Inzaghi, oltretutto, andrà in campo anche nella settimana post derby, il 24 maggio, per giocarsi la Coppa Italia contro la Fiorentina di Italiano, un altro iscritto alla corsa per l'ottavo posto del non si sa mai.
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