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Napoli, operazione sorpasso Milan all'esame di maturità

In uno stadio bolgia, Sarri vuole tornare in vetta I rossoneri si ispirano alla Juve per fermare Higuain

Napoli, operazione sorpasso Milan all'esame di maturità

È una gran bella serata tutta da gustare quella di Napoli-Milan. E non solo perché chiude una settimana lunga e complicata per i partenopei di Sarri, piegati anche dal Villareal, stesso punteggio di Torino, 0 a 1, minimo scarto, stessi rimpianti e qualche sospetto che si siano allentati i bulloni della sua difesa. Questa sera, col contributo decisivo di Donadoni e del suo Bologna sfacciato, il Napoli può prodursi sulla Juve nel controsorpasso che è sulla bocca di tutti in città e che procurerà la solita atmosfera da cantanapoli dentro lo stadio-bolgia. «Attenti, il Napoli è un leone ferito»: la definizione scelta da Silvio Berlusconi per fotografare lo stato d'animo di Higuain e soci è forse un espediente per misurare contestualmente la maturità del suo Milan che finora non ha mai incantato nel gioco e nel risultato (a eccezione del derby chiuso con un rotondo 3 a 0) ma nemmeno mollato i pappafichi come invece capitò, in modo clamoroso, nella sfida dell'andata a San Siro.

Quattro schiaffi sul muso, sconfitta senza discussione, bruciata sul rogo l'immagine di Rodrigo Ely (anche stasera, come allora, mancherà Romagnoli davanti al napoletano Donnarumma) e la panchina di Mihajlovic che cominciò a scricchiolare pericolosamente. «Da allora la nostra marcia è stata da terzo posto» ha fatto sapere, calcoli alla mano, il serbo che non ha conquistato il cuore di Berlusconi e nemmeno quello dei suoi tifosi ma invece ha guadagnato, da tempo, la stima del suo gruppo che pure è indispensabile per uscire indenne da una stagione così piena di cadute e di risalite.Higuain, risparmiato in Spagna poco più di un'ora, è la risposta canonica di Sarri alle prime inquietudini e alla striscia negativa.

A Torino combinò poco. Contro il Milan, con Zapata al fianco di Alex (che non sono proprio Baresi-Costacurta come coppia), può rimettersi in moto per riprendere la marcia verso lo scudetto. In quella zona di campo battuta dal re del gol è custodita la chiave della sfida per resistere nella quale non servirà solo rigore tattico. Occorrono altre doti, tipo personalità e coraggio, per non lasciarsi intimidire dai fuochi d'artificio del tifo azzurro. Il Milan, a giudicare dalle frasi di ieri, è pronto a ispirarsi alla condotta tenuta dalla Juve nello scontro diretto per limitare i danni procurati dalla maggiore cifra dell'attacco napoletano e dalla velocità supersonica dei suoi interpreti (Hamsik, Insigne e Callejon).Come? A dirlo è abbastanza semplice. «Lasciando poco spazio tra le due linee nostre di centrocampo e difesa» la didascalica spiegazione di Montolivo, il capitano milanista. Ma un conto è preparare a tavolino la sfida, muovendo le pedine sulla lavagna, un conto invece è restare compatti e concentrati per 95 minuti, applicando rigorose marcature, senza farsi schiacciare contro il muro e alimentando in qualche modo le ripartenze di Bacca e Niang che sembrano fatti apposta per procurare qualche fastidio alla difesa napoletana.

Il Napoli gioca per tornare in vetta, il Milan per non restare staccato dalla chimera del terzo posto lontano già nove punti.

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