Calcio

Nasce oggi fra troppi guai la Juventus senza Agnelli

Secondo usi e costumi del gruppo e del vecchio Piemonte, Juventus ha salutato Nedved e Arrivabene con parole di repertorio e dedicato ad Agnelli un ringraziamento più ampio ma senza emozioni

Nasce oggi fra troppi guai la Juventus senza Agnelli

Secondo usi e costumi del gruppo e del vecchio Piemonte, Juventus ha salutato Nedved e Arrivabene con parole di repertorio e dedicato ad Agnelli un ringraziamento più ampio ma senza emozioni e, in particolare, non difendendolo dagli ultimi attacchi e insinuazioni, anche grossolane, di altri presidenti. La storia bianconera continua, cambiando i cognomi degli attori la scena dovrebbe restare la stessa. Uso il condizionale perché stavolta il futuro non dipende più esclusivamente dalle idee dell'azionista, l'ingegnere Elkann, ma dagli sviluppi di vicende di giustizia, sportiva e ordinaria, che potrebbero mutare lo stato delle cose. Oggi nuove figure andranno a comporre il consiglio di amministrazione comunque dimezzato rispetto al precedente organico, personalità del mondo finanziario, fiscale e legale, che sono gli scenari nei quali dovranno muoversi, con sapienza e prudenza. Gianluca Ferrero è il nuovo presidente, assai vicino all'azionista di riferimento, dunque garante di un momento difficile che non riguarda affatto e soltanto i risultati del campo. Mai nella sua storia il club bianconero si era venuto a trovare in una situazione analoga, mai aveva dovuto sopportare una questione penale come quella attuale e mai, soprattutto, un bilancio economico finanziario così critico. Sono premesse decisive per affrontare il futuro che incomincia oggi senza dimenticare i doveri di un passato glorioso. Nel nuovo cda, non ci sono, per il momento, uomini di calcio, molte la auto candidature ma verrà il tempo delle scelte riservate al football, al campo, alla gestione-squadra e la parola di Elkann sarà decisiva, come lo fu nel duemila e sei, allora però con alcune opzioni non del tutto positive e proficue. C'è l'impressione che la Juventus stia viaggiando lungo un tragitto nebbioso ma consapevole di non potere più commettere gli errori di questi ultimi anni.

Il suo futuro riguarda, anche e soprattutto, il resto del calcio italiano.

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