Salta l'incontro. La Juve non sa se c'è ancora bisogno di Joya

La società bianconera non ha alcuna fretta di prolungare il contratto dell'attaccante argentino in scadenza il prossimo giugno

Salta l'incontro. La Juve non sa se c'è ancora bisogno di Joya

Torino - Se non fosse ancora sufficientemente chiaro, il rinvio dell'incontro che avrebbe dovuto tenersi oggi tra la dirigenza della Juventus e Jorge Antun, manager di Dybala, conferma una volta di più che la società non ha alcuna fretta di prolungare il contratto dell'argentino in scadenza il prossimo giugno. Verrebbe anzi da pensare che non ci sia nemmeno troppo interesse nel farlo: se la Joya e il suo numero 10 fossero ritenuti davvero centrali nel progetto della Juve che verrà, un modo per chiudere si sarebbe già trovato pure perché non va dimenticato che dal 1 febbraio il giocatore avrebbe già potuto accordarsi con un'altra società. Consapevole di ciò, la dirigenza bianconera non ha invece affrettato i tempi: se ne riparlerà dopo il ritorno del match di Champions contro il Villareal, con ogni probabilità da lunedì 21 in poi.

Nel frattempo, il giocatore dovrà recuperare dall'ennesimo guaio muscolare e magari lanciare un segnale concreto direttamente dal campo. Perché, se è vero che Allegri lo ha ancora elogiato pochi giorni fa, lo è anche il fatto che le sue frequenti soste in infermeria (oggi è soltanto il nono giocatore di movimento più utilizzato, in pratica il decimo visto che Vlahovic è arrivato da poco) fanno aumentare i dubbi circa la bontà di un rinnovo pluriennale a cifre importanti. In più, l'arrivo di DV7 e la sua compatibilità con Morata (accordo da ridiscutere con l'Atletico Madrid per il riscatto, cui la Juve sarebbe interessata senza spendere più di 15-18 milioni), oltre al prossimo recupero di Chiesa e alla presenza in rosa di vari esterni, potrebbero convincere Allegri a virare verso il 4-3-3.

A quel punto Dybala, che potrebbe anche risentirsi nel vedersi proporre un triennale da 7 milioni (stessa cifra percepita dal serbo) diventerebbe quasi un surplus. Alla finestra, intanto, ci sono Inter, Atletico Madrid, Barcellona e City: la telenovela continua.

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