Svalutation Inter, quei cento milioni "svaniti"

Icardi, Perisic e Ninja, il tesoretto dei riscatti alleggerito. Ma anche il Barcellona...

Svalutation Inter, quei cento milioni "svaniti"

Il mondo non sarà più lo stesso. E il calcio non farà eccezione. Non subito, almeno. Non l'anno prossimo. Partite senza pubblico, ma anche mercato senza soldi. Più scambi a tutti i livelli e meno contanti. Lautaro Martinez non fa eccezione: il Barcellona lo vorrebbe e tre mesi fa l'avrebbe preso: 110 milioni di clausola e tanti saluti. Oggi no, oggi ipotizza di scambiarlo con Griezmann e l'Inter sarà libera di scegliere se cedere o resistere. È il calcio che faticherà a pagare gli ingaggi sottoscritti prima della pandemia: i 31 milioni netti a stagione di CR7 sono un peso che il bilancio della Juventus sopporterà soffrendo fino al 2022, nella speranza che valgano qualcosa in più del solito scudetto. Nulla sarà più come prima nel calcio svalutato dalla pandemia e allora scordiamoci che il PSG paghi all'Inter i 70 milioni concordati la scorsa estate per il riscatto di Icardi. Marotta forse non si è mai illuso: a settembre era importante aver trovato un tappeto sotto cui nascondere la grana dell'ex capitano e magari dopo i primi gol parigini aveva anche creduto che potesse esserci il riscatto. Non a 70, ma almeno a 55/60, quelli che all'epoca avrebbe voluto dalla Juventus.

Ai primi gol però sono seguite quasi subito le prime panchine e poi le seconde e poi la pandemia: quando questa stagione finirà, Mauro Icardi sarà ancora un giocatore dell'Inter, fino al 2022 e a 7 milioni netti d'ingaggio (erano 5 prima del prestito al PSG con prolungamento e adeguamento dell'accordo economico). Insomma: non proprio quel che si può definire un affare e allora per sbarazzarsi definitivamente della grana, l'Inter dovrà accontentarsi di molto meno di quanto aveva previsto (alla Juventus per 20/25 come voleva Paratici?).

Altre due vittime dell'epurazione di Conte, che a titolo personale potrebbero invece trarre guadagno dalla svalutazione sono Perisic e Nainggolan. Il croato ha ripreso ad allenarsi con il Bayern Monaco, dov'è arrivato in estate a fronte di un prestito oneroso (5 milioni) con diritto di riscatto (20 milioni): fin qui fortune alterne in Baviera, di certo non la necessità assoluta per il club di Rummenigge di acquistarlo. E quindi, doppio scenario partendo da una certezza: i 20 milioni ipotizzati in estate, non ci sono più. O l'Inter accetta quella che sarà l'offerta tedesca (10 milioni?) o anche Perisic torna ad Appiano Gentile, in attesa di un'altra sistemazione a prezzo di saldo. Diverso ma non molto il caso di Nainggolan. Per lui, prestito secco e gratuito: si decide tutto a fine stagione. Il Ninja a Cagliari ha fatto bene, a tratti benissimo, e in più la città gli è cara anche per importanti ragioni famigliari.

Lui resterebbe, Conte non ne ha nostalgia e quindi Giulini riuscirà a riscattarlo offrendo infinitamente meno di quanto l'Inter pagò alla Roma nel giugno 2018 (24 milioni più Santon, per tacere di Zaniolo). Vista così, la ripartenza dell'Inter presenta una difficoltà in più: toccherà agli Zhang dare una mano a Marotta

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