Di stramberie ne ha commesse, il nostro governo, in queste ultime settimane, a cominciare dalla cattiva gestione degli affari politici internazionali. Berlusconi avrebbe potuto dimostrare di essere fermo e risoluto a Bruxelles, prima ancora che loccidente intervenisse in Libia. Aveva una buona occasione di saper fare una buona figura, essendo perentorio per una validissima azione che aveva fatto intraprendere dallItalia: quella del soccorso umanitario con il pattugliatore della Marina Militare. Se avesse indicato agli altri Capi di Stato quellunica linea da seguire, forse la comunità internazionale avrebbe potuto mediare meglio per raggiungere un accordo tra Gheddafi e glinsorti. Ma abbiamo sprecato una buona occasione, come al solito! I naufraghi, a Lampedusa, sono decine di migliaia e clandestini, rifugiati politici o non, vanno tutti rispediti a casa, ma certo non con 2.500 dollari Usa, come qualche ministro, distrattamente, avrebbe consigliato. Se fossi a capo di questo governo non perderei un istante per alzare la voce e dire: primo, tutte le marine militari facenti parte dellUe svolgano azione di monitoraggio antistante il mare libico e tunisino, in modo da formare una barriera di mezzi navali che non consentano a nessun disperato di oltrepassarla: solo cibo e acqua, scialuppe e gommoni calati alla fonda, poi, una volta caricati su questi battelli, riportare la gente a traino sulle coste di provenienza. Secondo: un G8 o un G16, un summit, insomma, a Tunisi.
Indicherei a ciascun partecipante dei Paesi Ue e della Lega Araba di trasferire sul territorio tunisino attività lavorative che consentano la ripresa di uneconomia di questo Stato del Nord Africa. Soltanto così potremo dirci, noi europei, veri garanti di unUnione europea di fatto. Tergiversando si rischia il declino delle democrazie occidentali e il crollo dellEuropa.Monselice (Padova)
- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.