A teatro la mania diventa farsa

La passione per la cabbala è diventata una tale mania per le celebrità che lo scorso autunno il regista Tuvia Tenenbom ha deciso di mettere in scena uno spettacolo a tema al Jewish Theater di New York. Si intitola «Kabbalah» e si prende gioco della devozione delle star, tradotta in una farsa: è una «commedia mistica sulla natura della fede - spiega la Guida on line ai teatri di New York - che si interroga sulle zelanti interpretazioni da parte dei leader religiosi di questi tempi». Al centro del palcoscenico, ovviamente, Madonna, in versione «alla ricerca della salvezza», ma anche le pratiche abituali del centro, in particolare il prezzo dell’adesione: ridicolizzati anche i costi di alcuni dettagli come «l’acqua Kabbalah» (4 dollari, poco più di tre euro) o la «purificazione dal peccato» (costo 200 dollari, 165 euro).

La pièce (in cartellone al Triad Theatre da metà novembre scorso) ha attirato accuse e critiche all’autore, ma anche un grande successo di pubblico, tanto che gli organizzatori hanno deciso di prolungare lo spettacolo fino al 28 gennaio.

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