Il mangiacassette ora va in pensione

La Sony, che produceva ancora tre modelli di registratori portatili a cassetta, ha deciso di smettere dal 2013

Il mangiacassette ora va in pensione

Si chiude un'epoca, tra poche settimane non si produrranno più mangiacassette nel mondo. Ma la notizia, forse, è che se ne producessero ancora. Sony - l'ultimo che li sfornava - ha deciso di smettere. Due anni fa il colosso giapponese annunciò il pensionamento degli storici walkman, ormai soppiantati dai lettori Mp3. Anche se continuò a produrre tre modelli di registratori portatili. Ora, però, sono arrivati i titoli di coda. Non c'è più spazio per le vecchie cassettine (comprese quelle dal formato "mini"). D'ora in avanti solo prodotti digitali.

Introdotto dalla Philips nel 1963 e lanciato sul mercato due anni dopo, il mangiacassette nacque come apparecchio per la dettatura vocale (e per uso portatile). Più tardi, a partire dalla metà degli anni Settanta, iniziò a essede molto diffuso anche per la musica, raggiungendo l'apice a metà degli anni Ottanta. Prima che la qualità del suono digitale prendesse il sopravvento, la "cassettina" ebbe un successo enorme grazie all'estrema versatilità dello strumento, alla facilità di duplicare gli album originali e di costruire, in casa, le proprie personalissime compilation.

Grazie alla tecnologia Dolby e al "cromo" usato nel nastro magnetico si arrivò a livelli qualitativi del suono molto elevati. Ma il cd, anno dopo anno, prese il sopravvento. E, una volta andato in pensione anche il cd (con i file Mp3 ormai diffusissimi), era impensabile che le vecchie cassette continuassero a esistere.

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