Un'altra giornata nera per la Borsa: -2,6% Nessuno vuole i titoli tedeschi: l'asta fa flop

Le piazze europee proseguono la giornata nel segno dell'incertezza. Lo spread tra Btp e Bund cala dopo l'asta dei Bund tedeschi. Durante la giornata la Borsa si è mantenuta piuttosto instabile, non perdendo nè guadagnando in modo particolarmente evidente, ma a fine seduta è crollata del 2,59%, trascinata dai bancari

Un'altra giornata nera per la Borsa: -2,6% Nessuno vuole i titoli tedeschi: l'asta fa flop

Ancora una giornata di passione per la Borsa di Milano, dopo una giornata incerta crolla sotto i due punti percentuale trascinatad ai bancari. In avvio di giornata tutte le piazze europee in calo, mentre non accenna a diminuire la tensione sugli spread. L'indice Ftse 100 di Londra perde lo 0,8% in apertura, continua a perdere leggermente durante la giornata, rimanendo però entro il -0,61%. Le borse si mostrano piuttosto altalenanti, con risultati che passano rapidamente dal più al segno negativo, contenendo comunque le perdite. In chiusura Londra perde l'1,29%, Francoforte l'1,44%, Parigi l'1,68% e Amsterdam l'1,49%. Milano è maglia nera in Europa

Questa mattina ha aperto in apertura anche Piazza Affari, che a inizio seduta faceva segnare un calo dell'1,54% per quanto riguarda l'Ftse Mib e dell'1,33% relativamente all'indice All Share. Durante la giornata la Borsa si è mantenuta piuttosto instabile, non perdendo nè guadagnando in modo particolarmente evidente, ma quasi a fine seduta, chiudendo in ribasso del 2,59%, con l'All Share a -2,44%. Giu i finanziari con Mediobanca (-8,78%), Mediolanum (-7,6%) Bpm (-6,06%), Banco Popolare (-4,8%).

La situazione della Borsa milanese si mostra incerta anche per quanto riguarda il fronte dello spread. Questa mattina il differenziale tra Btp e Bund aveva raggiunto i 500 punti base, per poi scendere sotto quota 500 fino a 483 punti. Sulla diminuzione dello spread aveva pesato un'asta deludente dei bund tedeschi, nella quale Berlino era riuscita a piazzare solamente 3,9 miliardi del nuovo benchmarck a dieci anni, dei 6 miliardi totali emessi.

I tassi relativi alla scadenza decennale dei titoli hanno toccato questa il 7%, percentuale piuttosto rischiosa, calando poi fino al 6,9%, in seguito a vari fattori, tra i quali ha pesato anche l'acquisto dei titoli da parte della Banca Centrale europea. Lo spread a 2 anni è cresciuto notevolmente nel corso della giornata, facendo toccare il record storico dagli anni novanta. Attualmente è fermo a quota 681 punti, mentre a 490 punti base (493) si ferma lo spread decennale. Lo spread rimane al centro dell'attenzione anche in Francia e Spagna.

Lo spread tra Bund e titoli spagnoli è a 475 punti, mentre a 168 si attesta quello tra titoli tedeschi e francesi.

Il Commissario Olli Rehn ha espresso la sua preoccupazione per la situazione dei mercati finanziari, che peggiora di giorno in giorno.

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