Per denunciare la violenza contro le donne, incitano alla violenza contro una donna
Per denunciare la violenza contro le donne, incitano alla violenza contro una donna
Oggi è diventato di moda attribuire ogni femminicidio alla società malata, al sistema, agli uomini in generale. Un meccanismo comodo
Garofani ha parlato troppo. L'amico ha parlato peggio. Il sistema mediatico ha parlato più del dovuto. Nessuna trama, nessun golpe, nessuna manovra nascosta
Una scena che definire sconcertante è poco: un Procuratore della Repubblica che, con impressionante sicurezza, cita parole mai pronunciate da un collega, un collega defunto che non può ribellarsi affermando non l'ho mai detto, trasformando così un dibattito delicatissimo in un teatrino da bar sport
Un consigliere del Quirinale, persona dunque stipendiata per garantire equilibrio e sobrietà, ha detto ciò che non avrebbe mai dovuto dire: che bisogna trovare modi per evitare che la destra torni a vincere
Il problema è uno: il doppio standard, il più ipocrita dei pregiudizi. Se a uccidere fosse stato un padre, oggi avremmo, come tu ben dici, editoriali accesi sul maschio violento
Le violenze domestiche, i matrimoni combinati, le imposizioni religiose non sono casi isolati, le cellule jihadiste smantellate in Italia non sono problemi sociali. Sono il risultato logico di ideologie
Leggere la realtà non è tifare per qualcuno. È semplicemente osservare i fatti
Chi sciopera, nel nostro Paese, non è quasi mai allo stremo. Allo stremo è chi lo sciopero lo patisce
Le Authority erano nate proprio per correggere questi squilibri. Oggi, invece, li aggravano. Non ci fidiamo dei giudici, non ci fidiamo delle Authority, e per rimediare non facciamo altro che moltiplicare i livelli decisionali