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Adesso il governo vuole esorcizzare Pontida E Micciché apre al Pd: "Non escludo alleanze"

A pochi giorni dal raduno di Pontida, Alemanno avverte i big del Carroccio: "Non è solo la Lega che può porre condizioni ma c’è anche un partito romano che può fare altrettanto". Ma il governo spegne ogni polemica. Micciché: "Per il Sud mi alleerei anche col diavolo, ma il Pdl non cadrà"

Adesso il governo vuole esorcizzare Pontida 
E Micciché apre al Pd: "Non escludo alleanze"

Roma - Lancia un avviso molto chiaro. Il sindaco di Roma Gianni Alemanno non usa mezzi termini e avverte con estrema chiarezza la Lega Nord: "Da Pontida non esca fuori una provocazione contro Roma perchè reagiremo con estrema durezza". Secondo il primo cittadino della Capitale, dalla consultazione referendaria sarebbe emersa un "chiaro segno di voglia di cambiamento". Ma il governo frena e fa sapere di non aver alcuna paura: "E' chiaramente un momento importante, vedremo quali saranno le elaborazioni e le definizioni. Siamo fiduciosi nella tenuta della maggioranza".

Alemanno avverte la Lega A pochi giorni dell’appuntamento di Pontida, Alemanno ha mandato un netto avvertimento al Carroccio spiegando che seguirà "con molta attenzione" quello che verrà fuori da Pontida: "Non accetteremo nessuna forma di provocazione perché su questo la misura è ampiamente colma". Non solo. Il primo cittadino della Capitale ha voluto sottolineare che "non è solo la Lega che può porre condizioni ma c’è anche un partito romano e una realtà laziale che può fare altrettanto". Per Alemanno, poi, dai risultati dei referendum è emersa una "richiesta di cambiamento molto profonda e nel futuro vincerà chi saprà interpretarla, non chi è fermo sulle proprie posizioni e basta". Il sindaco di Roma ha quindi aggiunto che "bisogna fare un'attentissima riflessione, senza fretta e senza crisi di panico, perché questo risultato non può essere sottovalutato ed è un segnale profondo che viene dalla pancia di tutto il Paese".

Ma il governo non ha paura In realtà, quella di Alemanno è una voce fuori dal coro. Diversi esponenti del governo hanno infatti ribadito la tenuta della maggioranza e la ferma volontà di attuare riforme promesse agli italiani. "C’è la necessità, in questa fase - riconosce il ministro della Gioventù, Giorgia Meloni - di avviare una riflessione coraggiosa per rilanciare l’attività di governo. Dobbiamo tutti riflettere serenamente su cosa non ha funzionato e raddrizzare la barra senza scaricare responsabilità e colpe su alcuni". Sulla stessa linea anche Gaetano Quagliariello, vicepresidente vicario dei senatori del Pdl, che assicura di non aver alcuna paura: "A quell’appuntamento si arriverà con un confronto preventivo tra Lega e Pdl.

Non c’è da temere qualcosa da chi è stato finora un alleato fedele".

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