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Anche i grandi scrivono brani per i piccoli

Carlo Conti presenta il nuovo "Zecchino d'Oro" firmato da Loredana Bertè e Max Gazzè

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Intanto lo Zecchino d'Oro lo conosciamo tutti: è il festival dedicato alla musica per bambini che si tiene dal 1959 ed è così famoso che dici Zecchino d'Oro e già hai capito. Quest'anno andrà in onda dall'1 al 3 dicembre su Raiuno con la direzione artistica di Carlo Conti che ieri ha detto: «Quando lasciai l'ultima edizione di Sanremo era il 2017 e dissi che mi sarei dedicato allo Zecchino d'Oro. Molti pensavano che fosse uno scherzo, invece era vero». Ed era così vero che oggi dice: «Lo Zecchino d'Oro per me è a tutti gli effetti già un Festival».

Quindi si è buttato a capofitto nell'organizzazione e, soprattutto, nell'attualizzazione di un concorso così famoso ma anche così sensibile al cambiamento dei tempi. Oggi il livello anagrafico medio degli ascoltatori di musica pop si sta abbassando. In sostanza, in virtù anche dello streaming, il pubblico è sempre più giovane. E sempre più ampio. Anche per questo è paradossalmente più maturo e più capace di avvicinarsi a una scrittura meno scolastica.

E allora a questo giro nel parterre degli «scrittori» da Zecchino d'Oro entrano anche nomi prestigiosi e non più giovanissimi come quelli di Loredana Bertè, Maurizio Fabrizio, Gianfranco Fasano, Paolo Vallesi, Piero Romitelli, Lorenzo Baglioni, Max Gazzè e pure Matteo Bocelli che è del tutto imprevedibile in un contesto del genere. Insomma, è uno Zecchino d'Oro che si presenta del tutto nuovo, quantomeno nello spirito perché, si sa, il regolamento è sempre lo stesso e prevede 17 giovani tra i 5 e i 10 anni che cantano accompagnati dal Piccolo Coro dell'Antoniano diretto da Sabrina Simoni. Per Carlo Conti è una soddisfazione che «il mondo delle canzoni per l'infanzia si sia allargato e tanti grandi autori, che di solito portano le loro canzoni in altri festival, adesso le portano qui». Tra di loro senza dubbio spicca Loredana Bertè che ha portato il brano intitolato Rosso: «Eravamo a metà anni '90, ero a casa di Vauro e vedo arrivare suo figlio su di un girello rosso. Mi ha talmente colpito che ho deciso di scrivere questo brano interamente dedicato proprio a lui».

E vedremo come andrà a finire.

Di certo la sensazione è che lo Zecchino d'Oro sarà giocoforza sempre più importante per un mercato che giorno dopo giorno abbassa l'età media dei propri acquirenti.

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