Cronaca locale

Un angolo di Irlanda letteraria

Apertura del nuovo anno all'insegna della contemporaneità per l'Irish club, appuntamento fisso dedicato allo studio e al confronto sulla letteratura irlandese e aperto a tutti: lettori, spettatori, ascoltatori, traduttori, studenti, studiosi, semplici appassionati e devoti cultori. Dopo aver chiuso il 2009 con un incontro sul premio Nobel per la letteratura e grande classico William Butler Yeats, questo piccolo cenacolo inaugura il 2010 con una serata incentrata su Colm Tóibín e il suo ultimo romanzo "Brooklyn" (lunedì 25 gennaio dalle 18 alle 19). Una scelta pienamente in linea con lo stile del club, che spazia dai capolavori del passato alle più recenti novità, sempre attento ad intercettare le ultime proposte editoriali.
Nati nel gennaio scorso grazie a una comunanza di punti di vista e interessi tra i gestori dei «Classici del caffè» di via Foppa (spazio multifunzionale pensato per far sposare lettere e gastronomia) e il professor Enrico Reggiani, docente di lingua e letteratura inglese dell'Università Cattolica, gli incontri dell'ultimo lunedì del mese dedicati ai testi e alla cultura dell'isola di smeraldo sono ormai diventati un ritrovo impedibile per molti milanesi. Il fine è quello di confrontare e condividere emozioni e intuizioni, riflessioni e interpretazioni, traduzioni e tradimenti, metodi e prospettive, suggeriti dalle opere al centro dei vari incontri. Tutto sotto lo sguardo attento del professor Reggiani che, come spiega lui stesso, fa «un po' da guida», ma riducendo al minimo le nozioni pregresse, perché quello che conta è «il predominio dell'esperienza diretta del testo rispetto a qualsiasi forma di pre-giudizio».
L'Irish club si propone allora come un avamposto accademico all'interno della città, proponendo una visione completa della letteratura, che non si limita alla dimensione personale e psicologica dei personaggi, ma tiene in considerazione anche gli aspetti sociali, politici ed economici. Un approccio a 360 gradi reso necessario, tra l'altro, dalla complessa realtà irlandese e apprezzato dai milanesi, che ha risvegliato anche l'interesse delle case editrici. Il segreto, svela il professor Reggiani, è «non nascondere la complessità delle cose, ma tentare di scioglierle senza banalizzarle». Sotto questo aspetto riveste un ruolo importante il blog «Yeats, Ireland e other literaria» (http://wbyeats.wordpress.com/) che, oltre ad anticipare, di volta in volta, i temi degli incontri, propone ragionamenti e riflessioni.
Sempre con l'idea di raggiungere un punto d'incontro tra la città e il mondo accademico e di offrire un'esperienza dell'Irlanda che vada oltre i suoi aspetti più conosciuti e popolari, di frequente gli appuntamenti del club si intrecciano con seminari tenuti in università, ma aperti al pubblico.

È quello che accadrà nei prossimi mesi con l'iniziativa «A rose of summer», dedicata alla musica nella letteratura e nella cultura dell'isola del trifoglio: tre lezioni-concerto inonderanno di note l'aula magna dell'università Cattolica il 4 marzo, il 15 aprile e il 3 maggio (ingresso libero).

Commenti