Politica

Annozero, è boom di spettatori: oltre 7 milioni Schifani denuncia: "Siamo alla palese indecenza"

Share del 28,92%. Non scatta la porno-trappola con la D'Addario ospite. Santoro: "La gente non vuole censure". I legali di Tarantini: "D'Addario mai presentata come escort"

Annozero, è boom di spettatori: oltre 7 milioni 
Schifani denuncia: "Siamo alla palese indecenza"

Roma - Boom di ascolti per la puntata di ieri sera di Annozero. Secondo quanto si apprende in ambienti Rai, la trasmissione, che vedeva fra gli ospiti Patrizia D’Addario, è stata seguita da 7 milioni e 338mila spettatori, con uno share del 28,92%. "Il pubblico non vuole censure". Si limita a queste parole il commento di Michele Santoro sugli ascolti ottenuti ieri sera dalla puntata di Annozero che con 7.338.000 spettatori e il 28,92% di share è stato il programma più visto della serata televisiva. "Certi numeri non si commentano", sorride il conduttore. Ma dalla politica arrivano dure critiche. "Il servizio pubblico deve fare comunicazione nei limiti della decenza - ha commentato il presidente del Senato, Renato Schifani - qui l'abbiamo superata".

Record per Santoro Tanti i giovani, i laureati e spettatori socialmente e economicamente alti: così ieri sera ha vinto Annozero facendo il record d’ascolto. L’attesa per la puntata che aveva in scaletta l’intervista alla escort di Bari Patrizia D’Addario era alta: Michele Santoro ha preso la rete alle 21:05 al 13,25% con 3 milioni 600 mila spettatori e dopo appena 10 minuti già era a 7 milioni. Durante il programma Annozero non è più sceso sotto questo dato record sia in assoluto che per la media di rete e ha sfondato gli 8 milioni raggiungendo alle 22:35 e alle 23:17 gli 8 milioni e mezzo. Anche lo share è sempre stato altissimo: alla fine del programma, alle 23:15 a guardare le vignette di Vauro c’erano ancora 7 milioni 600 mila spettatori con il 48,43%, praticamente uno spettatore su 2 guardava Annozero. L’intervista a Patrizia D’Addario, dalle 22:14, praticamente fuori della "fascia protetta", ha avuto tra i 7 milioni 400 mila e i 7 milioni 700 mila e circa il 29%. Mentre parlava la D’Addario sulle altre reti, salvo Raiuno con l’eroico Don Matteo 7, c’era ben poco: un 14% su House su Canale 5, un 4% su Raitre sul film Oceans’ Twelve.

Il pubblico di Santoro Interessante l’analisi della composizione del pubblico: tra i 25-34 anni ha avuto il 29,09%, un dato percentuale molto alto, e così anche tra i 45-54 anni. Ancora meglio tra i 55-64 anni: su quel target ha avuto il 34,27% e il 33,97% sugli ultra sessantacinquenni. Leggera prevalenza di uomini rispetto alle donne, ma a colpire sono altri due dati sociologici: 41,05% è stato lo share di Annozero presso il target alto economico e sociale e il 31,09% presso alto economico e basso sociale. Tra i laureati poi ha avuto il 42,76% e tra i livello di istruzione medio superiore il 32,04%. Nel dettaglio delle regioni, curiosamente in Puglia Annozero ha avuto il 24% a fronte di un 40% in Emilia, 37% nelle Marche, 35% in Liguria, 29% nel Lazio, 33% in Toscana e Sardegna, 42% in Abruzzo. Picco negativo in Calabria con il 14% e Sicilia con il 21%.

Schifani: "Palese indecenza" Con la puntata di Annozero in cui è stata ospite Patrizia D’Addario "si è superato il limite della decenza". È la denuncia del presidente del Senato, Renato Schifani, in visita alle truppe italiane in Afghanistan. "Il servizio pubblico dovrebbe fare comunicazione nei limiti della decenza sopportabili dal Paese" ha detto Schifani, "temo che questo limite sia stato superato da un po' di tempo. Siamo nella palese indecenza".

Bonaiuti: "Nessuna censura" "Ieri sera qualcuno ha fatto il censore contro una trasmissione che era tutta mirata, e lo si sapeva fin dall’inizio, contro il governo e contro il presidente del Consiglio? Il programma di Santoro era interamente costruito intorno al buco della serratura e sul gossip, eppure mi sembra sia andato in onda regolarmente". Così il sottosegretario alla presidenza del Consiglio Paolo Bonaiuti, ospite di RadioAnch’io. "Non bisogna fare di Santoro un martire perché non merita di avere l’aureola. Il punto - afferma Bonaiuti - è capire cosa sia il servizio pubblico, se deve ottemperare alle necessità e alle richieste di tutti o se deve essere mirato specificamente contro una parte. Non vorrei che la sinistra intendesse il servizio pubblico come uno strumento di propaganda contro l’avversario politico".

Tarantini: "La D'addario non presentata come escort" "Il dottor Giampaolo Tarantini ribadisce di non aver mai presentato la signora Patrizia D’Addario al presidente Berlusconi, qualificandola come 'escort' per come, al contrario, quest’ultima ha per la prima volta affermato nel corso della trasmissione televisiva Annozero". In una nota, i legali di Tarantini, Nicola Quaranta e Nico D’Ascola. smentiscono quanto affermato dalla donna. "Tarantini ribadisce, nostro tramite - aggiungono i due legali - che la presentazione della signora D’Addario al presidente Berlusconi non implicava alcun precostituito accordo in ordine a prestazioni sessuali già commissionate". "Giampaolo Tarantini - riferiscono ancora gli avvocati Quaranta e D’Ascola - ribadisce la falsità di quanto riferito dalla signora D’Addario, nel senso di averle chiesto un curriculum in funzione della sua candidatura alle elezioni europee. Tarantini nega quanto riferito dalla D’Addario secondo la quale egli avrebbe accompagnato il Presidente Berlusconi a Milano in occasione di taluni dissapori con la signora Veronica Lario".

"Non è poi vero - affermano ancora i due legali - che le ragazze accompagnate da Tarantini presso la residenza privata del Presidente Berlusconi fossero stare presentate anche esse come escort. Non è vero, infine, che le cene a palazzo Grazioli fossero popolate da un numero elevato, se non addirittura indeterminato, di ragazze accompagnate dal dott. Tarantini. Al contrario quest’ultimo ha, di volta in volta, condotto - e solo al fine da lui perseguito 'di far bella figura' con il presidente Berlusconi - al massimo due o tre ragazze. Peraltro, in occasione delle suddette cene non si è mai verificato nulla di inconsueto".

"Processo" irrituale" Tarantini, nostro tramite - è detto ancora nella nota - tiene anche a precisare di aver avvertito la necessità di diffondere queste dichiarazioni per la intollerabile e vergognosa situazione nella quale versa un cittadino che non può esprimere il proprio pensiero, temendo per questo di essere arrestato. Invece chi irritualmente lo processa e lo ha già condannato sui media - falsamente invocando il medesimo diritto di libera manifestazione del pensiero - lo fa impunemente, violando la legge penale, mediante la pubblica diffusione di atti coperti dal segreto investigativo".

Gasparri: grazie ai giullari il Pdl fa il pieno di voti "La pochezza morale di certi personaggi credo che giovi a Berlusconi ed al centrodestra": è l’attacco ad Annozero del presidente dei senatori del PdL, Maurizio Gasparri. "Annozero - spiega Gasparri in una nota - ha dimostrato come certa gente abbia premeditato un’azione denigratoria e come sia controproducente per la sinistra insistere su certi temi e su certi personaggi. Ha detto bene alla fine della trasmissione la giovane Augusta Montaruli, quando ha affermato che la sinistra è passata da Che Guevara alla D’Addario". "Sono queste, infatti, le icone di Santoro e compagni. Il conduttore della trasmissione - prosegue Gasparri - si è rivelato ancora una volta il giullare della sinistra. Enfatizzando alcune vicende e sfiorando soltanto altri veri scandali, cerca di oscurare le gravi malefatte della sinistra in Puglia in materia di sanità. Ma conosciamo bene il caso Tedesco. Sappiamo che D’Alema ha fatto molti incontri e cene con Tarantini e company. Sappiamo che il Pd ed alcune sue correnti hanno voluto portare Tedesco in Senato per evitarne l’arresto. Si enfatizzano certi fatti per oscurarne altri. Ma noi ci siamo e li ricorderemo. E non ci saranno giullari e travagliati giornalisti che impediranno alla verità di emergere. Santoro e company riflettano sui sondaggi che ha diffuso Ballarò, che confermano come il centrodestra trionfa e come certi argomenti diventino un boomerang per la sinistra. Verrebbe voglia paradossalmente di ringraziare certi giullari stalinisti. Ma li lasciamo cuocere nel loro brodo. Loro - è la conclusione sarcastica di Gasparri - pieni di talk show, noi pieni di consensi".

Cicchitto: la Rai segna il punto più basso "Come volevasi dimostrare con la trasmissione Annozero la Rai ha segnato il suo punto più basso, una produzione di fango per fini politici. Comunque è indubbio che questa trasmissione ha messo in evidenza un dato politico significativo: Santoro è l’ultima raffica di una sinistra che non ha nulla da dire, per cui ormai cavalca la tematica del gossip anche per coprire quello che è emerso sulla gestione della Regione Puglia".

Castelli: da Travaglio bugie "Confesso di aver visto Annozero e la cosa più vergognosa è stato l’intervento di Marco Travaglio". Lo ha detto il viceministro delle Infrastrutture Roberto Castelli a margine della sua partecipazione ad un convegno organizzato dal Consiglio regionale del Veneto e dal Crel." Ero stato invitato alla puntata ma non sono potuto andare perchè avevo questo impegno in Veneto: se fossi stato lì - ha sottolineato Castelli - lo avrei attaccato. Le cose dette da Travaglio erano assolutamente al di fuori del bene o del male. Una serie di bugie: lui che è il carnefice adesso passa per vittima.

Potrei raccontare tutti i sosprusi che ho dovuto sopportare da quei giornalisti onnipotenti che parlano male di tutti, come Travaglio e Stella, e non pagano mai le loro malefatte".

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