Benessere

Diabete nella stagione calda, dieci cose da non sottovalutare

La gestione del diabete è spesso complicata e con il caldo i problemi aumentano notevolmente. Ne abbiamo parlato con la professoressa Barbara Predieri

Diabete in estate, dieci aspetti da non sottovalutare
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Il diabete è una patologia metabolica caratterizzata da iperglicemia, ovvero da un eccesso di zuccheri nel sangue. Negli ultimi 30 anni la sua diffusione è cresciuta in maniera esponenziale. Secondo l'Organizzazione Mondiale della Sanità, infatti, ad esserne colpiti sono circa 346 milioni di individui soprattutto adulti e di età compresa fra i 35 e i 40 anni.

Esistono due tipologie di diabete: il tipo 1 e il tipo 2. Il primo, un disturbo autoimmune, è l'esito di un malfunzionamento del sistema immunitario che riconosce come estranee le cellule beta pancreatiche delle isole di Langerhans e, di conseguenza, le distrugge. Il secondo, invece, può essere causato da un deficit di secrezione di insulina o da una resistenza dei tessuti all'azione della stessa.

Le cause del diabete

Attualmente le cause del diabete di tipo 1 non sono ancora note con certezza, tuttavia gli specialisti ritengono che la sua insorgenza sia favorita da una serie di fattori, in particolare la predisposizione genetica. Non a caso la malattia coinvolge più di 50 geni la cui localizzazione e combinazione determina la classificazione del disturbo in dominante, recessivo e intermedio.

Attenzione poi all'azione dei cosiddetti Coxsackie virus e alla somministrazione di alcuni farmaci come la streptozotocina, un antibiotico e chemioterapico impiegato nella lotta contro il tumore al pancreas.

A incrementare la possibilità di comparsa del diabete di tipo 2, invece, sono altri fattori. Tra questi si ricordino l'età avanzata, la sedentarietà, l'obesità, una dieta ricca di zuccheri semplici, livelli di colesterolo HDL uguali o inferiori a 35 mg/ml e livelli di trigliceridi uguali o superiori a 250 mg/ml.

Estate e diabete

Tenere sotto controllo il diabete spesso non è semplice ma in estate i problemi di gestione aumentano. Secondo Barbara Predieri, Professoressa associata dell'Università di Modena e di Reggio Emilia e dell'Unità Operativa Complessa di Pediatria del Policlinico di Modena, a influenzare negativamente la vita dei diabetici è il caldo.

Le alte temperature, infatti, possono influenzare il metabolismo e l'assorbimento dell'insulina. Una ridotta efficacia di quest'ultima è determinata dalla maggiore sudorazione e da un conseguente aumento del pericolo di disidratazione. Ma non si devono però dimenticare altri aspetti che incidono sull'andamento della patologia, come lo stress e il cambio di abitudini a tavola, di orari e di attività sportive praticate.

«È importante - afferma Predieri - conoscere tutti gli elementi perturbanti per poter intervenire preventivamente, soprattutto durante la pausa estiva. Oggi l'uso della tecnologia consente di ottenere un miglior controllo glicemico e permette di prendere decisioni più consapevoli sulla gestione del diabete. Ci si può così godere le vacanze in maniera sicura e quasi senza pensieri».

I dieci aspetti da non sottovalutare

Sono dieci i fattori che, a detta di Barbara Predieri, rendono complicata la gestione del diabete, in particolare quello di tipo 1:

  1. Cambio di routine: ai viaggi e alle gite fuori porta si associa inevitabilmente uno stravolgimento delle proprie abitudini. Tali variazioni influenzano i livelli di glucosio nel sangue e rendono più complesso il controllo della glicemia. Anche in estate bisogna sempre rispettare il tempo di attesa fra la somministrazione dell'insulina e l'inizio del pasto per evitare un successivo rialzo glicemico.
  2. Aumento dell'attività fisica: la voglia di movimento durante la bella stagione si traduce in un incremento dell'attività fisica praticata all'aperto. Tuttavia lo sport può abbassare i livelli di zucchero nel sangue. Le crisi ipoglicemiche devono essere prevenute in qualsiasi circostanza, pertanto ci si deve dedicare a nuotate e giri in bici nelle ore meno calde della giornata, senza mai dimenticare l'importanza di una costante idratazione.
  3. Consumo di cibi zuccherati o di bevande alcoliche: gelati, bibite gassate e cocktail alcolici possono causare variabilità glicemica. A volte risulta difficile resistere alle tentazioni ma nel caso si decida di sgarrare si deve essere consapevoli del conseguente duplice effetto ipo e iperglicemizzante. Il consiglio è di parlarne prima con il proprio team diabetologico.
  4. Aumento di carboidrati: stesso discorso vale per gli alimenti ad alto tasso glicemico. Si devono preferire cibi leggeri e piatti ben bilanciati a base di carboidrati (insalate di pasta e/o di riso, bruschette, pane, focacce), frutta e verdure ricche di acqua.
  5. Livelli di idratazione: con il caldo il pericolo disidratazione è dietro l'angolo. Non tutti sanno che il consumo di acqua aiuta a mantenere efficace l'azione dell'insulina, garantendo livelli di glicemia più stabili ed evitando l'iperglicemia che, a sua volta, aumenta la disidratazione per la perdita di liquidi attraverso le urine. Bisogna prediligere acqua o tè e tisane fatte in casa senza zucchero. Si devono, invece, evitare i succhi, le bevande energetiche e gli integratori sportivi.
  6. Sbalzi di temperatura e stress: entrare e uscire dall'acqua del mare o della piscina oppure passare da un'ambiente molto freddo all'esterno può provocare un abbassamento della glicemia poiché il caldo innesca una dilatazione dei vasi sanguigni, con un conseguente assorbimento più rapido dell'insulina. Picchi glicemici si possono verificare anche in condizioni di stress e di disagio.
  7. Cambio di fuso orario: se la variazione è di poche ore, è possibile adattare lentamente gli orari dei pasti e delle dosi di insulina. Quando il cambiamento è significativo potrebbe essere necessario consultarsi con il proprio medico. A destinazione raggiunta o durante il viaggio va modificata l'ora nei microinfusori e nei ricevitori dei sensori.
  8. Cambiamenti nella terapia: le alte temperature, le variazioni della routine e delle abitudini alimentari prevedono una modifica del dosaggio di insulina. Quest'ultima deve essere conservata bene, dunque può essere utile avere sempre con sé un contenitore refrigerato nel quale riporre anche il glucagone iniettivo.
  9. Divertimento e movimento non programmato: in vacanza è frequente decidere di provare qualche attrazione particolare senza essere necessariamente degli sportivi. L'imprevedibilità di movimento è tipica dei bambini. Per evitare sbalzi glicemici è quindi consigliato controllare sempre in anticipo i valori.
  10. Utilizzo della tecnologia: un approccio consapevole e l'utilizzo di dispositivi adeguati garantiscono una migliore gestione del diabete anche in estate. Tuttavia l'effetto delle alte temperature grava anche su microinfusori e sensori. La sudorazione eccessiva, ad esempio, può favorire il distacco precoce dei dispositivi in uso. Oltre ad usare accessori che favoriscono un maggiore ancoraggio (cerotti, fasce), bisogna sempre portare con sé un dispositivo di scorta.
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