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Berlusconi, assalto senza fine: Il Sel in pressing sul governo: "Togliere il titolo di Cavaliere"

Dopo la decadenza, Il partito di Vendola vuole togliere anche questo titolo all'ex premier. Ora la palla passa a Napolitano e al ministro Zanonato

Berlusconi, assalto senza fine: Il Sel in pressing sul governo: "Togliere il titolo di Cavaliere"

Ancora presa dall'euforia per il voto sulla decadenza, la sinistra è già pronta a tornare all'attacco. Dopo essere riuscita a estromettere Silvio Berlusconi dal parlamento, punta a togliergli l'onoreficenza di Cavaliere. Onoreficenza che fu insignita al leader di Forza Italia nel 1977 dall'allora presidente della Repubblica Giovanni Leone. A tentare l'ennesimo blitz ci pensa il Sel di Nichi Vendola che, tramite il deputato Erasmo Palazzotto, ha chiesto al governo di revocare il titolo. A questo punto la palla passa al Partito democratico. A norma di legge tocca, infatti, al presidente della Repubblica suggellare la decisione la cui pratica deve, però essere istruita dal ministro allo Sviluppo Economica. Insomma, la perdita del cavalierato potrebbe finire nelle mani di Giorgio Napolitano e Flavio Zanonato, entrambi anti Cav doc che non si sono mai tirati indietro quando si è trattato di attaccare duramente Berlusconi.

Un assalto senza fine. Dopo la persecuzione giudiziario, l'assalto politico. "Ma un evasore fiscale può rimanere Cavaliere? Ipocrisia non promuovere la revoca del titolo". A portare il problema sui banchi del governo ci pensa un deputato del Sel. Palazzotto ha scelto la piattaforma di Twitter per tornare a chiedere la procedura per la revoca dell’onorificenza concessa a Berlusconi a coronamento di un'ampia e riuscita attività edilizia. Siamo all'accanimento sistematico. Come ricorda anche l'Hugffington Post, una legge del 1986 stabilisce che un Cavaliere del lavoro non solo deve "aver ottenuto una specchiata condotta civile e sociale", ma è anche necessario che non abbia "svolto né in Italia né all'estero attività economiche e commerciali lesive dell'economia nazionale". Dal momento che nel processo sui diritti tv la Cassazione ha condannato Berlusconi proprio per frode fiscale, l'esponente del Sel ha cercato una sponda nel governo per togliere al leader di Forza Italia l'onoreficenza.

La questione era già approdata in parlamento due settimane prima che l'Aula di Palazzo Madama votasse la decadenza di Berlusconi da senatore. "La legge dispone che, in caso di indegnità dell'insignito, previo parere del consiglio dell'Ordine cavalleresco al merito del lavoro e su proposta motivata del ministro competente, la revoca è disposta con decreto del presidente della Repubblica", ha spiegato Palazzotto chiedendo al piddì Zanonato se non ritiene che sussistano le condizioni "per presentare una proposta motivata per la revoca dell'onorificenza di cavaliere del lavoro nei confronti di Berlusconi". Non c'è solo il Sel a pressare sul governo e sul Quirinale per infliggere un altro, durissimo colpo a Berlusconi. Stando al regolamento d'attuazione della legge che istituisce l'ordine, anche il Consiglio dell'ordine dovrebbe essere chiamato a dare un proprio giudizio.

Insomma, la sinistra non perde tempo: dopo avergli strappato l'incarico da senatore, punta a togliere al leader di Forza Italia anche il titolo di cavaliere.

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