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Bersani "spegne" la tv: "Tg dettati dal premier" E l'Agcom interviene

Il segretario Pd critica l'informazione televisiva "dettata dal premier". L'Agcom chiede di limitare la presenza del Cav nei tg. Gasparri: "L'Authority multerà pure Santoro?"

Bersani "spegne" la tv: 
"Tg dettati dal premier" 
E l'Agcom interviene

Lucca - "In Italia non c’è un’informazione da Paese democratico, c’è un'informazione da Bielorussia". Così il segretario del Partito Democratico, Pierluigi Bersani - a Lucca per sostenere la candidatura del presidente uscente della Provincia del capoluogo toscano, Stefano Baccelli - critica la televisione italiana. "Anche in questa campagna elettorale", aggiunge Bersani, "si è visto come l’informazione televisiva sia dettata dal premier e come sia sbilanciata in suo favore: la gerarchia delle notizie è dettata dal palazzo e Berlusconi interviene dove e come vuole". Bersani ha anche aggiunto che, dato che oggi si tiene una riunione di Autorità garante delle telecomunicazioni: "Se non vengono presi provvedimenti seri per garantire un'informazione più equa, salgo sul tetto dell’agenzia. Ho già dimostrato che sono in grado di salire sui tetti e lo faccio anche questa volta"

L'Agcom interviene Provvedimenti subito presi dall'Agcom che ha dato un ordine ai telegiornali di "immediato riequilibrio" tra le forze di maggioranza e quelle di opposizione, con l’impegno a dedicare agli esponenti dell'esecutivo un tempo "riferito solo alla loro funzione governativa, nella misura strettamente indispensabile per assicurare la completezza e l’imparzialità dell’informazione", in particolare "per il presidente del Consiglio", che è anche capolista a Milano. L'Autorità, che oggi ha esaminato gli esposti presentati e i dati del monitoraggio sul pluralismo politico relativi alla penultima settimana di campagna elettorale, ha inoltre multato di 100mila euro al Tg1, "per l’inadeguata osservanza dell’ordine e dei richiami rivoltigli in precedenza". Immediata la reazione del Pdl Maurizio Gasparri: "Ora di quanto multerà l’Autorità delle Comunicazioni Santoro per aver esibito in televisione più volte Massimo Ciancimino pregiudicato e arrestato come calunniatore?".

Bersani e la sinistra Bersani ha parlato anche della sinistra in generale sottolineando che "l'Unione non possiamo più rifarla". Ai giornalisti che gli chiedevano un commento alle parole del presidente della Repubblica Giorgio Napolitano, che qualcuno ha letto come un appunto alla sinistra, Bersani ha poi risposto: "Napolitano non ha detto proprio questo. Gli è stato fatto dire di tutto. Ha citato una frase giusta di Giolitti: l’alternativa deve essere credibile. Sono d’accordo, se non potessi proporre un’alternativa credibile di governo, mi riposerei". 

L'attacco a Berlusconi Il segretario Pd non perde l'occasione per attaccare Berlusconi. "Il ghe pensi mi non ha portato a nulla", ha detto Bersani, "Negli otto degli ultimi dieci anni in cui è stato a Palazzo Chigi Berlusconi non ha portato a termine una sola riforma significativa". Il premier inoltre ha un modo di far politica contrapposto a quello del Pd, sottolinea Bersani: "Noi non siamo per l’uomo solo al comando, ma per la politica della partecipazione democratica, dei rapporti con le associazioni e le forze politiche.

Se vuoi dirigere, non devi comandare".

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