Cronache

Bertinotti sta con Francesco (e contesta le tesi d Ratzinger)

Fausto Bertinotti, commentando le 18 pagine di Ratzinger sulla pedofilia, ha contestato le tesi di Benedetto XVI. Francesco, invece, è un "rivoluzionario"

Bertinotti sta con Francesco (e contesta le tesi d Ratzinger)

L'avvicinamento di Fausto Bertinotti al cattolicesimo aveva fatto notizia qualche anno fa, ma adesso, l'ex leader di Rifondazione comunista, ha commentato pure quanto accaduto pochi giorni fa con la pubblicazione delle 18 pagine firmate da Joseph Ratzinger. Quelle tramite cui il papa emerito ha individuato nel 1968' e nella importazione di certa cultura sessualmente sdoganante negli ambienti ecclesiatici le cause scatenanti del "collasso morale" della Chiesa cattolica.

L'ex presidente delle Camera dei deputati non si è limitato a questo: ha pure dato un giudizio, molto positivo, sul papa regnante.

Entrambe le riflessioni possono essere approfondite sul sito MicheleSantoro.it. Il tutto è stato rilasciato per Servizio Pubblico. L'analisi riguardante gli scandali legati agli abusi sessuali fatta da Benedetto XVI viene stroncata: "Non si può capire - ha specificato l'esponente della sinsitra italiana - dove il Papa emerito abbia trovato una qualche giustificazione alla pedofilia, anche perché non si può far risalire il fenomeno nel clero a quella data, ci sono episodi di molto precedenti. Un intellettuale come Ratzinger non può sostenere una tesi del genere". É la stessa tesi presentata da chi, anche tra i teologi più progressisti, ritiene che Joseph Ratzinger abbia sbagliato interpretazione. Vale la pena ricordare come papa Francesco, dal canto suo, abbia più volte citato il "clericalismo" come origine causale. Il parere dell'ex dirigente sindacale muta in maniera profonda proprio quando si tratta dell'ex arcivescovo di Buenos Aires.

Fausto Bertinotti pone l'accento sull'anticapitalismo del vescovo di Roma, ma un passaggio della riflessione viene riservato pure alla natura rivoluzionaria del Santo Padre. Poi, com'èra pronosticabile, c'è un accenno a Laudato Sì, che è considerata la prima enciclica compiutamente ambientalista mai scritta da un pontefice. L'ex segretario di Rifondazione Comunista, insomma, in un'idealistica dialettica tra i due "papi", quella che alcune voci continuano a dare per esistente, ha scelto di sostenere l'azione dell'argentino.

Pure Nichi Vendola, ma con argomentazioni diverse e molto più marcate, aveva manifestato la sua contrarietà rispetto a quanto scritto dal teologo tedesco.

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