Cronache

Bilancio botti di Capodanno A Roma e a Napoli 2 morti 561 feriti, tra cui 76 bimbi

Non sono bastati i divieti in circa duemila comuni. Nella Capitale, l'esplosione di petardi ha devastatato un appartamento e ucciso un uomo e ferito 4 bambini. Nel Napoletano, un 40enne probabilmente ucciso da un proiettile vagante. La festa nelle principali piazze del mondo. FOTO: Tuffi nel Tevere e bagni nell'oceano. Da Sidney a Madrid, da New York a Londra: le foto dei festeggiamenti

Bilancio botti di Capodanno A Roma e a Napoli 2 morti 561 feriti, tra cui 76 bimbi

Non sono bastati i divieti. E nemmeno i sequestri. Il primo giorno del 2012 inizia nel peggiore dei modi. Con un bilancio delle vittime dei botti che sembra un bollettino di guerra e che oscura le tante gioiose feste di piazza che ci sono state in tutta Italia. E' di due morti e 561 feriti (di cui 76 minori di 12 anni) il bilancio complessivo degli incidenti legati ai festeggiamenti di San Silvestro. A renderlo noto è stato il dipartimento della pubblica sicurezza. L’anno passato si erano registrati un morto e 498 feriti.
Erano 10 anni (dal 2001: 4 morti e 800 feriti) che a Capodanno non si registrava un numero di morti superiore a uno.

I petardi erano stati vietati in più di 2000 comuni, ma già ieri si sparava a Bari, mentre a Palermo un bambino di 14 anni era rimasto gravemente ferito per lo scoppio di un petardo che gli ha causato la perdita di due dita della mano e gravi ustioni al volto con annesso il rischio di perdere la vista. 

E oggi il bilancio delle vittime è aumentato, appunto. A Roma l'esplosione di petardi ha devastato un appartamento, provocando la morte di uomo di 31 anni e il ferimento di quattro bambini, uno dei quali è ricoverato in condizioni gravissime. L'esplosione è avvenuta in un appartamento del quartiere di San Basilio, in uno stabile in cui qualche giorno fa, all'interno del vano ascensore, la polizia aveva sequestrato 30 chili di botti simili a quelli che hanno causato la deflagrazione.

La vittima aveva precedenti, tra cui detenzione di materiale esplodente, ed era stato in passato agli arresti domiciliari. Secondo i vigili del fuoco, al momento dell'esplosione nell'appartamento, situato al primo piano dell'edificio, c'erano 15-20 persone. E diversi chili di botti. Intorno a mezzanotte e quaranta l'uomo ha tentato di accenderne uno ancora dall'interno, per affacciarsi poi all'esterno, ma il petardo è esploso innescando la deflagrazione a catena. I vetri sono esplosi e si sono deformate le inferriate del balcone, alcuni oggetti sono finiti in strada fino a a una decina di metri di distanza, danneggiato anche l'esterno del palazzo.

A Casandrino, nel Napoletano, invece è morto Marco D'Apice, di 39 anni, per ferite alla bocca causate molto probabilmente da un'arma da fuoco. Secondo una prima ricostruzione, verso mezzanotte l'uomo, incensurato, stava posizionando alcune batterie di fuochi d'artificio davanti al suo ristorante quando è finito a terra.  Davanti al locale la polizia ha ritrovato cinque bossoli calibro 7,65. Gli agenti della scientifica hanno eseguito un accurato sopralluogo ma sul posto non è stata trovata alcuna arma.Insomma, non è da escludere l'ipotesi che a causare la morte sia stato un proiettile vagante.

Il bollettino dei feriti è allarmante e, purtroppo, ancora non definitivo: 73 solo nel Napoletano e 27 nel Salernitano. Tra loro ci sono otto minorenni. Un uomo di 65 anni, di Montecorvino Pugliano, è in prognosi riservata, ricoverato all'ospedale di Battipaglia con gravi ferite a una mano e a una gamba. Per tutti gli altri la prognosi va dai dieci ai trenta giorni di guarigione.

Nella Capitale sono 72 i feriti da botti. Secondo la questura capitolina, sono arrivate circa 1400 chiamate al servizio di pronto intervento del 113, con un picco di oltre 450 registrato tra la mezzanotte e l’una.

Sono invece 19 i feriti nella provincia di Foggia. Un bambino di 6 anni è stato colpito alla testa da un botto sparato dal padre e la sua prognosi è di 30 giorni. Colpiti dai botti anche due stranieri che lavorano in un circo presente in città in questi giorni: uno dei due ha perso un dito nell'esplosione di un petardo. Un uomo di San Severo rischia di perdere un occhio. A Foggia ad un cittadino romeno di 23 anni, a causa della esplosione di un fuoco d’artificio che aveva appena acceso, sono state amputate due falangi della mano destra.

Nel Milanese il bilancio per la notte di San Silvestro è di quattro feriti nel capoluogo, e di uno in provincia. Un bilancio in netto calo, almeno rispetto agli 11 feriti registrati a Milano nel 2011, tra cui un bambino di 11 anni che aveva riportato gravi lesioni all’inguine.

Tuttavia, nel capoluogo lombardo, nonostante il divieto, si sono visti ugualmente i fuochi artificiali. Un uomo di 50 anni è rimasto ferito in modo grave, perdendo tre dita di una mano nel tentativo di accendere un grosso petardo in un appartamento di via Bruni.

Nella provincia di Bergamo, un uomo di 37 anni stava maneggiando un petardo che gli è esploso fra le mani. L'ncidente è avvenuto a Berzo San Fermo, in Val Cavallina. Il ferito è stato subito soccorso e portato in ospedale, dove gli sono state amputati il pollice, l’anulare e il mignolo.

A causa dell’esplosione di un grosso petardo un ragazzo di 18 anni di San Pancrazio Salentino ha subìto nella notte l’amputazione del pollice della mano sinistra e dell’anulare della mano destra.

Nell’attività di prevenzione degli incidenti di fine anno, le forze di polizia hanno arrestato o denunciato in tutta Italia 437 persone. Sono stati inoltre sequestrati circa 1200 lanciarazzi, 8 armi da sparo, più di 157 munizioni, oltre 64 tonnellate di manufatti pirotecnici, quasi 3 tonnellate di polvere da sparo, 8,5 tonnellate di prodotti esplodenti artigianali e più di 11.000 detonatori (lo scorso anno erano stati meno di 300).

Centinaia di interventi dei vigili del fuoco e di chiamate al 118 in tutta Italia. Secondo quanto riferisce la sala operativa del comando provinciale, a Roma sono stati un centinaio gli interventi per incendi in appartamenti e roghi di cassonetti dell'immondizia e di automobili. In molti casi si tratta di incendi in abitazioni provocati da tende che hanno preso fuoco o camini non utilizzati con la necessaria attenzione.

Decine i cassonetti e le auto bruciate in varie zone della città.

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