Bimbi-soldato e i disegni dell’infanzia

«Quando i ribelli arrivarono, io uscii dalla nostra casa tremando e con il cuore in gola. I bambini che erano troppo deboli per camminare erano semplicemente tagliati a pezzetti con delle asce e lasciati a morire sulla strada. Questo mi spaventò tanto». Estella, 15 anni, Kitgum, Nord Uganda.
Si apre mercoledì 13 dicembre la mostra «Bambini-soldato del Nord Uganda» per riflettere sulle condizioni dell’infanzia negata in Africa. L’esposizione presenta i disegni realizzati dagli ex bambini-soldato del Nord Uganda durante i corsi di recupero psichico e sociale coordinati da Avsi (www.avsi.org), organizzazione non governativa italiana senza fini di lucro presente nel Paese da oltre 20 anni con progetti in sostegno alla popolazione gravemente colpita dalla guerra.
Sono oltre 300.000 i bambini-soldato nel mondo, arruolati in eserciti e obbligati con violenza a imbracciare le armi a volte anche più alte di loro. La maggior parte ha 10-14 anni, molti anche di meno. I più fortunati che riescono a fuggire dai ribelli, vengono inseriti in programmi speciali educativi che li aiutano a ritornare a una vita normale.

La mostra - voluta da Mariolina Moioli, assessore alla Famiglia, Scuola e Politiche Sociali del Comune di Milano, promossa e realizzata grazie all’impegno della Fondazione Pubblicità Progresso - si divide in tre sezioni: il «Passato» che rappresenta le atrocità subite dai bambini, gli attacchi ai villaggi, il rapimento, l’obbligo di combattere, l’uccisione dei familiari, le mutilazioni, la paura di essere uccisi; il «Presente» che mostra la vita attuale dei bambini, l’accoglienza nei centri socio-educativi, i momenti di svago e la salvezza dopo la fuga; infine il «Futuro» che rappresenta i loro sogni che si focalizzano su aspirazioni come la famiglia, la scuola, la casa, il divertimento e il lavoro. Info: Piazza Duomo, 13 dicembre. Apertura della mostra: 11 -19. Fondazione Pubblicità Progresso www.pubblicitaprogresso.it. Avsi: www.avsi.org. Tel. 02 6749881.

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