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Bonanni e Cisl in piazza: "La scuola è in ginocchio" Gelmini: "Slogan vecchi"

Il leader della Cisl porta in piazza 5mila persone: "Basta con i tagli, la scuola non ce la fa. Il governo apra un tavolo". La replica del ministro dell'Istruzione: "Numeri in linea con l'Europa. I sindacati siano moderni"

Bonanni e Cisl in piazza: 
"La scuola è in ginocchio" 
Gelmini: "Slogan vecchi"

Roma - Botta e risposta, senza esclusione di colpi. Da una parte il leader della Cisl, Raffaele Bonanni, dall'altra il ministro dell'Istruzione, Mariastella Gelmini. "La scuola italiana è in ginocchio. I troppi tagli al personale, docente e non docente, mettono in difficoltà il sistema educativo del Paese" attacca il sindacalista che ha portato la sua gente in piazza. "I vostri sono slogan vecchi, siamo al passo con l'Europa" replica piccato il ministro.

La Cisl in piazza Bonanni in occasione della manifestazione nazionale del settore scuola afferma: "Vogliamo rimediare ai troppi buchi provocati dai tagli troppo forti. Mancano insegnanti e bidelli e la scuola è in ginocchio". A Roma, a piazza Bocca della verità, oltre 5mila manifestanti della Cisl protestano contro la politica scolastica adottata dal governo all’insegna dello slogan "la scuola merita di più". "Vogliamo ridiscutere il piano allegerendolo - afferma Bonanni - e dando risposte alle famiglie. Non c’è più ordinarietà ma una straordinarietà che mette in ginocchio la scuola". Dunque il numero uno della Cisl chiede al governo di "aprire un tavolo per addolcire il piano" e ai sindacati "di abbandonare il velleitarismo e unirsi a noi per un confronto serio e ravvicinato". Secondo la Cisl nella scuola ci sono 37mila alunni in più a fronte di 42mila docenti in meno. Dunque le classi hanno subìto un taglio di 4mila unità e di conseguenza le restanti sono diventate più affollate. Ma oltre al corpo docente anche il personale Ata (amministrativo, tecnico e ausiliari) ha subìto un drastico ridimensionamento: 15mila unità sono state tagliate. E le previsioni per il prossimo anno non sembrano più rosee: si prevedono 25mila docenti in meno e 15mila non docenti.

La Gelmini non ci sta "Chiedo alla Cisl, e in generale ai sindacati più moderati, un grande sforzo di modernizzazione per il bene della scuola e del Paese". Così in una nota il ministro dell’Istruzione Maria Stella Gelmini che commenta la manifestazione organizzata per oggi dalla Cisl a Roma. "Questa mattina il segretario generale della Cisl Raffaele Bonanni, persona che stimo - dice Gelmini - ha affermato che in Italia ci sono pochi professori, pochi bidelli e risorse limitate. Al segretario generale ricordo che l’Italia e in assoluta linea con la media europea. Ha più di 700mila insegnanti, addirittura 150mila bidelli e spende ogni anno 43miliardi di euro per la scuola. Anche questo dato in linea con la media europea.

La scuola vista solo come un ammortizzatore sociale, un luogo in cui l’unico obiettivo per i sindacati è la quantità e non la qualità, non può guardare al futuro - prosegue Gelmini - e vincere le sfide con gli altri paesi europei".

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