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"Ancelotti? Che si fo***...". L'attacco di Romario

L'ex attaccante del Barcellona boccia con parole dure la scelta di affidare la panchina della Nazionale brasiliana ad Ancelotti, a partire da giugno 2024

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Anche Romario, campione del mondo a Usa '94 con il Brasile, non vuole Carlo Ancelotti sulla panchina della Seleçao. È stato uno dei bomber più profilici della storia del calcio brasiliano ed ha segnato caterve di gol in Europa con le maglie di Psv e Barcellona. Dopo la carriera di calciatore si è dato alla politica, gudagnandosi a 57 anni uno scranno nel Senato federale, eletto nelle fila del Partito Liberale di Jair Bolsonaro. Ora le sue parole su Ancelotti hanno fatto già il giro del web.

Nelle scorse ore l'ex attaccante ha rilasciato un'intervista con Panorama Esportivo, blog del gruppo Globo, destinata a far discutere. Alla domanda sull'operato di Fernando Diniz, ct del Brasile e allenatore della Fluminense, Romario ha risposto così: "Per prima cosa voglio congratularmi con Ednaldo Rodrigues, il presidente ha scelto bene. Diniz è il miglior allenatore che abbiamo. In nazionale non ha il tempo materiale di fare ciò che fa nel club, ovvero l’allenamento, assemblare i giocatori, che è il suo forte. Fa quello che può. Nelle ultime due partite (con Venezuela e Uruguay, ndr) ha pareggiato e perso, nessuno vince sempre. Ma posso dire che nella mia opinione, nella mia modesta opinione, la nazionale brasiliana è in ottime mani con Diniz". Altra domanda, diretta: "E Ancelotti?". Risposta, altrettanto esplicita: "Che si fotta Ancelotti, io voglio Diniz fino alla fine".

Senza dimenticare che qualche mese fa anche il presidente Lula, era sceso in campo sulla questione della guida della Seleçao. "Ancelotti mi piace, ma non è mai stato l'allenatore dell'Italia: perché non risolve il problema della sua Nazionale, che non ha partecipato agli ultimi due Mondiali?", si era chiesto il leader del Partito dei Lavoratori. "Sono un tifoso di Diniz, ha personalità, creatività ed è lui che comanda negli spogliatoi. È molto facile guidare una squadra in Europa con undici giocatori selezionati. La cosa difficile è venire qui e guidare il Corinthians. Vorrei vedere se Ancelotti farebbe bene col Corinthians", aveva aggiunto il presidente brasiliano.

Quest'estate le parole del presidente della federazione Ednaldo Rodrigues erano sembrate inequivocabili: "Ci sono tanti bravi allenatori in Brasile: Diniz ha fatto un lavoro che fin da subito ho capito essere innovativo. Ha sempre avuto lo stesso metodo e mi è piaciuto molto come ha saputo rinnovarsi a livello tattico. È un allenatore la cui proposta di gioco è molto simile a quella del Ct che arriverà dopo la Copa America, Ancelotti".

Ora il dibattito sembra riaperto. Nonostante le ultime due partite senza vittorie, Diniz gode di grande credito in patria. Tra qualche giorno con la Fluminense disputerà la finale di Copa Libertadores contro il Boca Juniors, dopo di cui si saprà di più sul suo futuro. Di sicuro fino a gennaio Ancelotti, sotto contratto al Real Madrid fino al giugno 2024, non può dire nulla. E resta in attesa: una nuova offerta di Florentino Perez potrebbe cambiare clamorosamente gli scenari.

E in Brasile in tanti forse non sarebbero così dispiaciuti.

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