Calcio

"Rimborseremo i tifosi". Dazn si scusa: come fare per riavere i soldi

Bufera su Danz dopo i disservizi durante Inter-Napoli. La piattaforma di streaming sportivo si scusa e promette un rimborso, ecco come ottenerlo

"Rimborseremo i tifosi". Dazn si scusa: come fare per riavere i soldi

L'app di streaming per eventi sportivi Dazn nell'occhio del ciclone dopo i problemi riscontrati durante la partita di Serie A Inter-Napoli. A seguito della furiosa reazione degli abbonati, e della convocazione del ministro delle Imprese e del Made in Italy Adolfo Urso, la società ha provveduto a scusarsi, assicurando che i tifosi verranno rimborsati.

Polemica su Dazn: cosa è successo

Prima la modifica, al rialzo, sui prezzi degli abbonamenti. Poi i disservizi durante uno dei big match del campionato di calcio. Nella giornata di mercoledì 4 gennaio sono stati parecchi a non poter seguire la partita Inter-Napoli a causa dei problemi della piattaforma di streaming.

Malgrado i tanti tentativi, non è stato possibile vedere l'evento calcistico, e la furia dei tifosi non si è fatta attendere. In breve il web e i principali social sono stati invasi da commenti negativi e rabbiosi nei confronti di Dazn. Si è sollevato un vero e proprio polverone, con tanto di proposta di sabotare Dazn con annullamenti di massa dell'abbonamento.

Anche il governo ha deciso di vederci chiaro, e il ministro Adolfo Urso ha convocato per un colloquio previsto nella giornata del 10 gennaio i vertici della società.

Intervenuta anche la Serie A

Secondo quato riferito da Agi, la stessa Serie A è intervenuta sul caso. Il presidente Luigi De Siervo ha infatti espresso la propria contrarietà nei confronti di quanto accaduto durante la partita Inter-Napoli. Una comunicazione formale sarebbe già stata recapitata a chi di dovere.

Protesta anche il Codacons

Non è mancata neppure la presa di posizione del Codacons. Stefano Zerbi, portavoce del Coordinamento delle associazioni per la difesa dell'ambiente e dei diritti degli utenti e dei consumatori, ha spiegato che è già stato presentato un esposto ad Agcom "affinché verifichi cosa sta succedendo con Dazn e alla Lega Calcio perché indaghi se la società ha i requisiti tecnici necessari a trasmettere le partite". A minacciare azioni legali anche l'Associazione utenti dei servizi radiotelevisivi.

Le scuse di Dazn

Nella giornata odierna sono arrivate le scuse di Dazn via comunicato ufficiale. "Ci rammarichiamo per quanto accaduto durante due delle dieci partite disputate il 4 gennaio, Inter-Napoli e Udinese-Empoli", scrive la società. "È avvenuto un disservizio tecnico causato da un partner esterno globale, incaricato di gestire la distribuzione del traffico sui server (CDN) utilizzati da Dazn".

La società passa quindi a scusarsi con tutti i clienti, promettendo che saranno effettuati dei rimborsi ("provvederemo a rimborsare proattivamente in conformità alla regolamentazione vigente alcuni clienti sono stati interessati da tale disservizio che è stato causato da una terza parte"). Il problema che ha causato il disservizio, spiega Danz, è stato poi individuato e risolto, consentendo la ripresa graduale del servizio.

"La fruizione in live streaming di contenuti sportivi dipende da molteplici fattori e dal contributo di una serie di partner tra cui i gestori di specifiche infrastrutture di distribuzione dei contenuti video, da cui ci aspettiamo i massimi standard qualitativi", aggiunge. "Dazn si impegna a rispettare gli standard più elevati e per questo l'incidente avvenuto ieri è per noi inaccettabile. La qualità e l'attenzione verso il consumatore rimangono per noi priorità imprescindibili", conclude.

Come ottenere il rimborso

I clienti della piattaforma che non hanno potuto vedere la partita possono dunque riavere indietro i soldi. Per ottenere il rimborso è necessario seguire le procedure stabilite da Agcom nel gennaio del 2022. Entro 7 giorni dall'evento deve essere presentato un reclamo collegandosi a conciliaweb.agcom.it, piattaforma dedicata messa a disposizione proprio da Agcom.

A quel punto Dazn avrà 3 mesi di tempo per provvedere al rimborso, pena una condanna da parte dell'Autorità.

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