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Wimbledon, Alcaraz da sogno: battuto Djokovic l'immortale

Il numero uno al mondo batte Djokovic dopo cinque lottatissimi set, conquistando per la prima volta in carriera il titolo ai Championships di Londra

Wimbledon, Alcaraz da sogno: trionfa al 5° set contro Djokovic l'immortale

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Wimbledon, Alcaraz da sogno: trionfa al 5° set contro Djokovic l'immortale

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Il numero uno al mondo Carlos Alcaraz trionfa contro Novak Djokovic dopo un'epica partita terminata al 5 set (1-6 7-6 6-1 3-6 6-4) e conquista il suo primo titolo a Wimbledon.

Andava in scena lo scontro generazionale tra i primi due giocatori al mondo (20 e 36 anni), giustizieri nel corso del torneo di Matteo Berrettini e Jannik Sinner. La sfida tra la leggenda (il più vincente di sempre nei Grande Slam) e il 20enne della new generation, che più e meglio degli altri ha saputo bruciare le tappe, diventando il più giovane numero uno al mondo della storia.

Vince Alcaraz e nonostante i favori della vigilia fossero tutti per Djokovic, non si può dire sia una sorpresa, almeno per chi conosce la reale forza del numero uno al mondo. A stupire soprattutto è la capacità nel ribaltare il match dopo un inizio choc in cui paga subito la tensione della prima finale ai Championships. Djokovic stupisce per la determinazione con cui entra in campo e si prende il primo set.

La partita gira nel tie-break del secondo quando con due errori di rovesco, il serbo consegna il secondo set allo spagnolo, entrato finalmente nel match. A quel punto lo spagnolo sale in cattedra e comincia un'altra partita. Il serbo barcolla e sembra sul punto di crollare ma trova le energie per portare la partita al quinto. Nel momento decisivo Alcaraz è il più lesto a cogliere l'occasione break, difendendo il vantaggio fino al trionfo.

Il serbo resta fermo a 7 successi e manca l'aggancio a Roger Federer in vetta all'albo d'oro ma soprattutto deve rinunciare al sogno Grande Slam, riuscito nella storia solo a Rod Laver (due volte). Con il primo titolo a Wimbledon, il secondo dopo gli Us Open, Alcaraz diventa il terzo più giovane vincitore della storia ( dopo Becker e Borg) e resta numero uno. Il futuro del tennis è saldamente nelle sue mani.

La partita

C'è il pubblico delle grandi occasioni oggi sul Centre Court di Wimbledon. Non potevano mancare William e Kate insieme ai figli George e Charlotte. Presente anche Felipe di Spagna, felicissimo per la vittoria di Alcaraz. Si sono fatti notare anche notare gli attori Brad Pitt, Daniel Craig, Idris Elba, Jon Hamm e Rachel Weisz. Anche tanti ex campioni come Stefan Edberg, Andy Murray e Billie Jean King.

Inizia il match e serve prima Djokovic. Il primo set è tutto del campione serbo, che dopo aver annullato una palla break nel primo game, ne infila cinque consecutivi. Non poteva cominciare meglio il sette volte campione di Wimbledon, in una delle sue versioni migliori. In grandissima difficoltà Alcaraz, che sembra in confusione per atteggiamento e linguaggio del corpo. Lo spagnolo si sblocca e fa 5-1 ma Djokovic è spietato e porta a casa il primo parziale 6-1.

Nel secondo set Alcaraz entra in campo con più convinzione e comincia a sciogliere i colpi mentre Djokovic comincia a concedere qualche errore. Si parte con una girandola di break, con Alcaraz che prima scappa via 2-0 e poi si fa riprendere subito dopo. Adesso c'è grande equilibrio con un vero e proprio braccio di ferro da fondo campo. Sul 5-4 Alcaraz arriva a due punti dal set ma manca il guizzo. Si va al tie-break e il serbo fa e disfa. Sale 3-0 ma perde il mini-break con un drop shot sbagliato. Poi avanti 6-5 commette due errori di rovescio. Lo spagnolo non fallisce l'occasione e infila con un passante l'avversario. Finisce 8-6.

La partita sembra totalmente capovolta rispetto al primo set. Al secondo tentativo Alcaraz si prende il break e va 1-0. Il serbo fallisce due occasione di contro-break sul 2-1 ma sente che la partita sta cambiando. Dopo un game interminabile (27 minuti) Djokovic perde ancora un servizio. Adesso lo spagnolo è avanti 4-1 e mette le mani sul terzo set. Il serbo sembra non reagire più. Il numero uno al mondo chiude 6-1. Nel quarto set Alcaraz ha subito due palle per portarsi 2-0 ma le spreca. Non fallisce l'occasione invece il serbo che strappa il servizio all'avversario e si porta 3-2. Tornato più brillante anche sulle gambe, sfrutta un passaggio a vuoto dello spagnolo e vince il 4 set 6-3. Si va al quinto set.

Torna il grande equilibrio e si gioca anche sui nervi. Entrambi non sono più brillanti al servizio e concedono occasioni. Il primo ad approfittarne è Alcaraz, che fa 2-1. Lo spagnolo mantiene saldo il vantaggio, sventando le velleità di recupero di Djokovic. Sul 5-4 non trema e chiude il match: è il nuovo campione di Wimbledon.

Le parole dei protagonisti

"E' un sogno diventato realtà. E' bello vincere, ma anche se avessi perso sarei stato molto orgoglioso di me stesso per essere entrato nella storia di questo torneo, giocando una finale contro un grande come Djokovic. Non mi aspettavo di arrivare così presto su questi palcoscenici: sono molto felice per me e per il mio team". Così Carlos Alcaraz, sul Centrale dell'All England Club di Londra, dopo aver vinto il singolare maschile di Wimbledon 2023.

"Dopo il primo set ho pensato 'Carlos devi alzare il tuo livello. Poi è andata decisamente meglio. Ho cominciato ad amare il tennis guardando giocare Novak: è in grande forma, i suoi 36 anni sembrano 26 o forse meno", ha detto ancora lo spagnolo."E' speciale per me giocare di fronte ai reali: è la seconda volta che gioco davanti a Filippo VI e ho vinto di nuovo, forse deve venire più spesso a guardarmi. Per me è speciale entrare a far parte del club dei vincitori di Wimbledon", ha concluso Alcaraz.

"Non è un buon pomeriggio per me ma devo fare i complimenti ad Alcaraz per il suo tennis. Nonostante la sua giovane età e i pochi match giocati sull'erba, si è saputo adattare benissimo a questa superfice. Dopo le vittorie in Australia e a Parigi è dura perdere così oggi. Debbo però andare avanti e fare soltanto i complimenti a Carlos".

Così Novak Djokovic, sul Centrale, dopo aver perso la finale.

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