Cronache

Casa, pappa e coccole. Il gatto dalla doppia vita

Il nome è Pixi o Huarache, a seconda della famiglia che lo ospita. Spariva per ore, scoperto grazie al collare

Casa, pappa e coccole. Il gatto dalla doppia vita

Ha il pelo corto grigio blu e gli occhi gialli. Somiglia a un certosino. E, forse, c'è davvero del pedigree in questo gatto messicano dalla doppia vita. Ha due case, due famiglie, due nomi. Risponde - per modo di dire «risponde» - sia all'appellativo di Pixi che a quello di Huarache. Dei nomignoli, immaginiamo, se ne faccia un baffo. Quel che conta, in genere, arriva dopo i richiami: coccantini di qua e croccantini di là. Diversi, certamente. Ma soprattutto doppi. È un gatto felice, il messicano Pixi-Huarache. Per quanto la si voglia rigirare (giudicando il felino menefreghista), la storia non somiglia affatto a quella dell'umano traditore. Non vi è sotterfugio nel passare da un uscio all'altro, non vi è tormento nello sprofondare tra due-quattro guanciali. E non vi sarà vendetta. Come è svelata, allora, la doppia identità?

Racconta, sulla sua pagina Facebook, Mary Lore Barra di Tampico, proprietaria di Pixi, di essersi insospettita nell'aver visto il gatto con un collarino diverso da quello che lei aveva scelto. Passi smarrire il collare ma un altro da dove arriva. Da quel momento la situazione si fa più chiara. «Ehi ma dove te ne vai quando sparisci per tutto quel tempo? Vuoi vedere che...».

Quindi, la prova del nove. Mary Lore scrive un biglietto e lo inserisce nel collare. Il giorno dopo vi trova, ben ripiegata, la risposta: «Qui da noi si chiama Huarache, pare abbia due case, il furfante». Firmato: «Gli altri due papà del gattino». Ora si capiscono tante cose...le assenze prolungate e i chili di troppo accumulati in fretta, in coincidenza con le fughe da casa. Entrambe le famiglie, davanti alla scoperta, hanno reagito divertite. La storia è stata subito condivisa sui social. In pochi giorni ha ricevuto più di 100mila condivisioni e 35mila like.

Fra i commenti si legge: «Ci sono tanti animali che soffrono in strada senza una famiglia e questo sfacciato ne ha addirittura due». Oppure: «Un cane non lo avrebbe mai fatto»

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