Cronaca locale

Case sempre più care a Milano ma gli aumenti sono in «frenata»

La Camera di Commercio: «Scesi gli affitti». In Provincia le tariffe salgono

Marta Bravi

I prezzi delle case rallentano la loro crescita. Negli ultimi sei mesi si è registrato un aumento medio dei prezzi degli immobili Milano dell’1,8%, dopo il folle aumento degli anni passati, che ha portato nel giro di 5 anni a far aumentare il valore delle case del 50%. Attualmente il prezzo medio di un immobile si attesta sui sui 4.249 euro al mq, questo perché «l’offerta ha superato la domanda», spiega Antonio Pastore, presidente della Borsa Immobiliare di Milano. Sono scesi invece gli affitti (- 2,5%) che hanno portato il prezzo medio di un affitto a 201 euro al metro quadro in un anno. Questi i risultati della ricerca di Borsa Immobiliare, azienda speciale della Camera del Commercio, in collaborazione con Fimaa, che ieri hanno presentato i dati delle rilevazioni dell’ultimo semestre del 2005.
Il centro si mantiene ancora al livello record di 10.950 euro/mq in via della Spiga e di 7.438 euro per le vie circostanti. Segue la zona Fiera (Fiera-Monterosa, Sempione, Repubblica-Porta Nuova) con 5.183 euro/mq e poi la «Milano del verde» (Parco Sempione - porta Venezia - Monforte, quartiere Gallaratese, Udine, Niguarda, Solari-Napoli, Vetra - San Vito, Solferino - Corso Garibaldi, Conca del Naviglio-porta Genova, Mercalli-Quadronno, Navigli-Cassala, Brera) che ha guadagnato i 2,6 punti percentuali in sei mesi, attestandosi sui 4.450 euro/mq. La zona Ovest (Castello, Monte Rosa, Tripoli, Sempione) è quella a essere cresciuta di più, con un aumento dei prezzi del 4,1% e offre appartamenti a 4.039 euro /mq, mentre la zona Est (Tribunale, Indipendenza, porta Venezia) dove i prezzi sono cresciuti meno (+ 1,9%), sfiora comunque i 4.000 euro al metro quadro. Costa 3.660 euro/mq, infine, una casa nella zona Sud (Navigli, porta Genova, Barona, Famagosta, Ripamonti) poco meno (3.560 euro/mq) in quella Nord (Quarto Oggiaro, Solferino, Lagosta, Carbonari).
Nello specifico le aree cittadine che hanno registrato gli aumenti più forti sono state Baggio-Quarto Oggiaro con il 5,3%, Gallaratese-Trenno (+5,1%), Fiera-Sempione-Washington, Po, Vesuvio (+4,9%). Dunque le zone periferiche a Est e a Ovest della città diventano più interessanti per il mercato immobiliare per la maggiore vivibilità che offrono e per i grandi progetti, il nuovo polo fieristico di Rho-Pero (+3,8%) a Ovest e il complesso residenziale di Milano Santa Giulia a Est. La provincia registra in assoluto gli aumenti maggiori: escludendo i comuni di Milano, Monza, Cinisello e Sesto San Giovanni, i prezzi delle case sono cresciuti del 3,2%, quasi il doppio di quanto avvenuto nel capoluogo lombardo. «Mentre prima era la città di Milano a influenzare i prezzi immobiliari dei comuni di prima cintura, adesso sta succedendo il contrario - commenta Antonio Pastore -.

Questo è un segno concreto di uno sviluppo policentrico e diffuso che si sta irradiando nel territorio milanese».

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