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Cdm: 17 marzo sarà festa Ma Calderoli si ribella: "E' una pura follia"

In un momento di crisi economica internazionale come questo, per il ministro l'ipotesi di un decreto legge per istituire la festività è una pura follia

Cdm: 17 marzo sarà festa 
Ma Calderoli si ribella: 
"E' una pura follia"

Roma - Il governo ha varato "un decreto con il quale il 17 marzo diventa festa nazionale a tutti gli effetti civili". Lo ha confermato il ministro della Difesa, Ignazio la Russa, durante una conferenza stampa a palazzo Chigi. La Russa ha riferito che il provvedimento sulla festa per i 150 anni dell’unità d’Italia non è stato votato "da tre ministri". I contrari sono stati Bossi e Calderoli, mentre Maroni era assente. 

Calderoli si ribella Il ministro leghista Calderoli non ci sta e commenta così la decisione del Consiglio dei ministri: "Fare un decreto legge senza copertura per istituire la festività del 17 marzo in un Paese che ha il primo debito pubblico europeo e il terzo a livello mondiale e in più farlo in un momento di crisi economica internazionale è pura follia. Ed è anche incostituzionale". "Come ho già detto sono e resto contrario alla decisione di non far lavorare il Paese il 17 di marzo, sia per il costo diretto che è insito in una festività con effetti civili che per quello indiretto, che proverrà dallo stimolo di allungare la festività in un ponte da giovedì fino a domenica. Se vogliamo rilanciare davvero il Pil di questo Paese con il decreto legge di oggi abbiamo fatto l’esatto contrario", ha aggiunto il senatore leghista.

La risposta di La Russa  L’esponente del governo ha replicato alla critica del Carroccio, sottolineando che la "copertura c’è, con il trasferimento degli effetti giuridici del 4 novembre". "Quindi la loro - conclude La Russa - è una valutazione diversa. Calderoli e Bossi, sia pure in modo garbato, hanno espresso una diversità di opinione. Non c’è niente di male quando il Cdm esprime un parere a larga maggioranza".

Il commento di Gasparri "Positiva, equilibrata e rispettosa dei valori della Nazione la decisione presa dal governo sulla giornata di festa per l’Italia del 17 marzo.

È una scelta chiara per sottolineare la fondamentale importanza dell’identità nazionale", ha commentato il presidente dei senatori del Pdl, Maurizio Gasparri.

 

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