Prove tecniche di certificato di malattia on line in Lombardia. Per la verità, senza grossi successi. I problemi della rete informatica non sono di poco conto. Ma c’è tempo - pare almeno fino a dicembre - per risolverli. I medici di famiglia e quelli di Asl e pronto soccorso sono sul piede di guerra e, ad oggi, sostengono che sia impossibile far fronte alla mole di lavoro che comporta inserire a computer i dati del paziente, stampare le copie del certificato e via dicendo. In tanti temono che il nuovo metodo «non semplifichi un bel niente» ma porti solo a una procedura burocratica più intricata. Così non sarà. Il sistema, che ora va a singhiozzo, filerà liscio e i programmi saranno realizzati ad hoc, su misura per le nuove regole.
Ieri a Roma si sono riuniti i tecnici e i responsabili del sistema informatico di ogni regione. E oggi sarà la volta dei politici, che detteranno tempi e metodologie per applicare al meglio il decreto Brunetta. Obbiettivo: correggere tutti i bug e i difetti dei programmi per rendere la rete operativa e snellire sul serio il lavoro dei camici bianchi. «Al di là di quello che dicono i medici - spiega il referente lombardo per il sistema, nello staff dell’assessorato alla Sanità della Regione -, il sistema informatico funziona. Ovviamente nella fase di rodaggio emergono dei problemi ma siamo al lavoro per risolverli».
All’opera (assieme a tecnici dell’Inps e della società Sogei) ci sono anche i tecnici di Lombardia Informatica, la società regionale che già gestisce la carta regionale dei servizi, il primo passo verso la sanità in digitale. Tra i nodi da sciogliere c’è l’esigenza di integrare i programmi dei pc dei pronto soccorso. Ora i medici utilizzano un’applicazione per schedare i pazienti al momento del ricovero e ne utilizzeranno una differente per stilare i certificati on line. Per evitare il doppio lavoro e il doppio inserimento dei dati anagrafici, si cercherà di rendere compatibile un programma con l’altro o di unificarli. Una volta realizzata la piattaforma unica, la Regione Lombardia proporrà il progetto al ministero perché possa essere approvato e magari esteso anche alle altre regioni.
Punto numero due: la durata del periodo di collaudo. I tecnici chiedono a Roma di sapere con esattezza quanto durerà il rodaggio e quando il sistema del certificato on line debutterà ufficialmente: «Abbiamo bisogno di conoscere le tempistiche - spiegano - per stendere una griglia di lavoro reale e capire come organizzarci per affrontare i vari problemi della rete».
Le regioni, assieme, hanno condiviso la richiesta comune di un tavolo di confronto con i ministeri. E contemporaneamente, in Lombardia, i medici hanno chiesto di avviare un tavolo di confronto con la Regione da settembre.
Sono in corso le prove generali anche per le ricette on line: da ottobre si dovrebbe dire addio ai blocchetti del medico, si farà tutto via pc e per ritirare il farmaco basterà la tessera sanitaria. In questo modo sarà più facile controllare le spese.
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