Cinema

“Un attore bianco mi sputò”. Dopo lo schiaffo Will Smith torna all'attacco

A undici mesi dallo schiaffo rifilato a Chris Rock nella notte degli Oscar, l’attore è riapparso in presenza agli African American Film Critics Association Awards

“Un attore bianco mi sputò”. Dopo lo schiaffo Will Smith torna all'attacco

A undici mesi di distanza dallo “Slapgate”, Will Smith è tornato per la prima volta su un palco. L’attore americano è finito nel tritacarne mediatico per il clamoroso schiaffone rifilato a Chris Rock nella notte degli Oscar, una reazione violenta alla battuta infelice del comico sulla testa rasata della moglie Jada Pinkett. Il 54enne di Filadelfia è stato premiato con il Beacon Award agli African Film Critics Association Awards per la sua interpretazione in “Emancipation”, film sullo schiavismo diretto da Antoine Fuqua. E non sono mancati i retroscena, a partire dagli sputi ricevuti sul set da un attore bianco.

L’aneddoto di Will Smith

Nonostante la vittoria della statuetta come miglior attore protagonista in "Una famiglia vincente - King Richard", Will Smith è stato bandito dall’Academy per i prossimi dieci anni e contro ogni pronostico neanche il film prodotto da Apple è riuscito a conquistare qualche nomination. “’Emancipation’ è il film individuale più difficile di tutta la mia carriera”, ha esordito l’interprete: “Era tutto all’aperto, questo è vero. Era il secondo di riprese e c’erano 43 gradi… (ride, ndr) Dovevo girare una scena con uno degli attori bianchi e questo ha deciso di improvvisare. Io dico la mia battuta, lui dice la sua e poi, senza che fosse previsto dal copione, mi sputa in pieno petto”.

L’attore in questione, ha aggiunto Will Smith, era convinto che l’improvvisazione fosse andata bene e per questo motivo ha replicato lo sputo: “Anche alla seconda ripresa, dopo che io dico la mia battuta, mi sputa di nuovo in pieno petto. A quel punto, sento una voce in lontananza. Era Antoine (il regista Fuqua, ndr) che dice: ‘Ehi, ne rifacciamo un’altra ma senza lo sputo’. E in quel momento ho capito che Dio esiste”.

Un aneddoto che ha divertito il pubblico presente, che ha elogiato l’attore per la sua performance. Ispirato a una storia vera, “Emancipation” racconta la storia di Peter, schiavo in fuga con la schiena segnata da una ragnatela di cicatrici in un dagherrotipo dell'epoca commissionato per dimostrare la superiorità della razza bianca. Will Smith ha ammesso le grandi difficoltà incontrate nell’interpretare questo personaggio: “È stato il film più difficile della mia carriera. E' difficilissimo trasportare una mente moderna in quel periodo.

Difficile immaginare quel livello di disumanità”.

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