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Contratti a tempo determinato, cambia tutto: le novità

Importanti novità in arrivo sui contratti a termine tra lavoratore e azienda: ecco cosa potrebbe cambiare nel 2023

Contratti a tempo determinato, cambia tutto: le novità

Il governo Meloni intende riparare in tutto e per tutto alle problematiche create in passato dai Cinque Stelle: dopo la stretta sul Reddito di Cittadinanza verrà migliorato per imprese e lavoratori tutto ciò che riguarda la stipula di contratti a tempo determinato. Secondo quanto appreso dal Messaggero, verranno cancellate le causali sui contratti a 24 mesi che potrebbero essere estesi di un altro anno se si raggiungeranno nuovi accordi su quelli collettivi.

Le novità in arrivo

In pratica verrà sistemato il "Decreto Dignità" del primo governo Conte che aveva introtto forti restrizioni qualora fossero stati stipulati contratti a tempo determinato oltre i 12 mesi: quello che vuole fare il ministro del Lavoro, Marina Elvira Calderone, è superare tutti i vincoli e cavilli che rendono complicat la vita alle imprese (e di conseguenza ai lavoratori). Secondo il quotodiano, i contratti a termine fino a due anni potranno essere sottoscritti tra impresa e lavoratore senza bisogno di alcuna causale. L'altra novità potrebbe essere l'introduzione di una proroga di 12 mesi in base a quanto verrà discusso e approvato sui contratti nazionali, territoriali e con le aziende.

Il nodo delle causali

Come detto, gran parte dei cambiamenti gira intorno al discorso legato alle causali che, se dovessero essere applicate entro i 24 mesi, andranno indicate sul provvedimento altrimenti si considerano automaticamente decadute. "L’intenzione è dare maggiore libertà e rimettere al centro la contrattazione collettiva", ha spiegato il sottosegretario al Lavoro, Claudio Durigon. Oltre alle concrete ipotesi appena formulate, il nuovo provvedimento prenderà in esame anche altre tematiche tra le quali un cambiamento sui vincoli informativi voluti dall’ex ministro del Lavoro, Andrea Orlando, secodo quanto stabilito dalla nuova direttiva europea sulle "prevedibilità delle condizioni di lavoro".

Cosa succederà? Sono previsti cambiamenti su più fronti, dalle informazioni ai congedi retribuiti alla durata delle ferie, dall'orario lavorativo ai termini dei periodi di prova. Queste e altre nozioni dovranno essere scritte altrimenti ogni azienda potrà subire pesanti multe fino a 5mila euro. Nel frattempo, il ministro Calderone ha affermato a La Stampa che è stato fatto il possibile sul ristoro degli aumenti energetici e ha parlato di Opzione Donna, sottolineando che la misura pensionistica "conserva l'impianto originario. Il 2023 partirà con l'impegno di lavorare anche su questo fronte".

Infine, sul tema pensioni in senso ampio, il ministro ha fatto sapere che se ne inizierà a discutere in maniera appropriata dal 19 gennaio in poi.

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