Lavoro

Meno tasse sulle tredicesime: ecco il piano del governo

Ottime notizie in arrivo sulle tredicesime che potrebbero essere detassate: ecco l'annuncio del viceministro all'Economia, Maurizio Leo, e tutti i benefici derivanti dal taglio del cuneo fiscale

Meno tasse sulle tredicesime: ecco il piano del governo

Le notizie positive per le tasche degli italiani dopo l'approvazione del Decreto Lavoro in Consiglio dei Ministri riguardano l'estenzione del taglio del cuneo fiscale a sei mesi (contro i cinque previsti inizialmente) con buste paga più ricche per tutto il 2023 ma anche la detassazione delle tredicesime come ha preventivato il viceministro all'Economia, Maurizio Leo, introducendo questa misura all'interno della riforma fiscale.

Cosa può cambiare

La tassazione scontata per le tredicesime "è una cosa che già c'è nella delega (di riforma fiscale, ndr) che dobbiamo sperimentare e vedere come costruirla", ha affermato il viceministro nelle scorse ore durante l'audizione nelle commissioni Bilancio di Camera e Senato. Secondo Leo, "una retribuzione straordinaria" sulla tredicesima consentirebbe di "mettere più soldi in tasca agli italiani nell'ultimo mese dell'anno", aiutando così le famiglie a sostenere "spese per le festività natalizie, per i regali ai figli e via dicendo. È tutto da valutare con le risorse", ha sottolineato.

Il taglio del cuneo fiscale

Come abbiamo visto sul Giornale.it, uno tra gli elementi più rilevanti stabiliti nel Cdm del 1° maggio è l'estenzione del taglio del cuneo fiscale per tutto il 2023 con aumenti in busta paga, mensili, pari a 80-100 euro in base alla retribuzione dei lavoratori. È così che per i redditi annui compresi fino ai 25mila euro la sforbiciata è aumentata dal 3 al 7%, per quelli che arrivano a 35mila euro l'innalzamento va dal 2 al 6%: è chiaro e sotto gli occhi di tutti l'aiuto per i ceti sociali medio-bassi. Il "più importante taglio delle tasse degli ultimi decenni", lo ha definito Giorgia Meloni: questa misura vale circa 3,5-4 miliardi di euro e copre la seconda parte del 2023 ma l'esecutivo ha intenzione di renderla strutturale.

Le agevolazioni sulle fasce di reddito

Con il taglio del cuneo fiscale, per uno stipendio lordo poco più basso di duemila euro mensili i benefici complessivi saranno pari a 89 euro considerando imponibile Irpef ma a questa cifra va aggiunta la cifra resa disponibile dalla Legge di Bilancio con un aumento netto del reddito di poco superiore a 300 euro. Come ricorda IlMessaggero, poi, chi invece percepisce circa 2.692 euro lordi può godere di aumenti in busta paga di 91 euro con un beneficio totale di circa 364 euro. Al momento, quindi, oltre all'ottima notizia sul prossimo Natale degli italiani con le tredicesime più ricche, si arriverà a fine anno con queste aliquote che, però, dal 2024 ritornerebbero per tutti al 9.19% ma il governo è già a lavoro per estendere i benefici stabili per l'anno in corso.

Il taglio del cuneo fiscale per tutto il 2024 costerebbe circa 10 miliardi di euro, per la seconda parte del 2023 la spesa ammonta a circa sei miliardi.

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