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Salumi, perché costano di più e vengono consumati meno

I listini della carne sono aumentati del 30%. La produzione in Europa è diminuita del 7,7%

Salumi, perché costano di più e vengono consumati meno

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I produttori di carne suina hanno visto diminuire notevolmente i consumi di carne, nel frattempo le quotazioni sono aumentate notevolmente. I produttori devono far fronte a costi particolarmente alti che non caleranno nel breve periodo. Il report Ismea sostiene che la produzione europea del prodotto in questione sia calata del 7,7% mentre i prezzi continuano ad essere particolarmente elevati.

Le problematiche

Sul caro-prezzi grava anche la peste suina che sta contribuendo notevolmente a penalizzare il mercato della carne in Italia. I primi casi sono stati scoperti attraverso i cinghiali nel territorio Lombardo. L’unico segnale positivo sarebbe un lieve assestamento dei prezzi nel mese di maggio. Un tentativo di risollevare il settore è quello messo in atto dalla terza edizione delle Restaurant Weeks ideata dall’Istituto valorizzazione salumi italiani (Ivsi) all’interno del programma europeo Let's EAT - European Authentic Taste, con la finalità di valorizzare le eccellenze locali.

Le cifre

Dall’inizio dell’anno fino al mese di aprile in Italia sono stati macellati più di 4,3 milioni di capi, questo significa tre quarti del circuito Dop. Per quanto riguarda i listini l’aumento è di più del 30% se si tratta di suini di grandi taglie che vengono indirizzati al circuito tutelato mentre la crescita è del 16% nel caso del lombo taglio Padova che verrà impiegato per il consumo fresco. Nel primo trimestre del 2023 l’import è cresciuto del 3,6% per la crescita dei prezzi dei tagli da tavola. Diminuiscono però le importazioni di carni surgelate per il 7,8%, dei prosciutti freschi per l’industria del 6,4% e di preparazioni e conserve per il 5,1%.

Il trend degli acquisti

I volumi di acquisto delle carni sono diminuiti del 3,4%, il trend complessivo dei salumi ha registrato un calo del 4% ad eccezione della mortadella. La prospettiva non sembra migliorare, infatti restano criticità all’interno della filiera a causa dei costi di produzione elevati e le difficoltà di accesso al credito.

In più il quadro complessivo ha spinto i consumatori ad acquistare meno carne e a scegliere prodotti meno costosi.

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