Gioia Locati
Il nutrizionista a scuola. Per farsi interrogare dagli studenti, una volta alla settimana, su una materia che ha sempre più bisogno di chiarezza, soprattutto fra gli adolescenti. La «materia» fonte di drammi è il cibo. Quanto e come? E soprattutto cosa mangiare? Le diete si possono fare anche praticando sport? Cè tutto questo e molto altro nel progetto «Ali-mente in azione», ideato dallassociazione Amici della Terra Lombardia.
«È uno sportello alimentare - ha spiegato Ilaria Sudati dellassociazione ambientalista - che verrà inaugurato il primo dicembre allistituto tecnico Argentia di Gorgonzola grazie alla collaborazione con la società alimentare Mealefood. Ma ci sono tutti i presupposti perché anche altre scuole possano adottarlo». In pratica: a scuola si presenterà un esperto di alimentazione, specializzato nel dialogo con gli adolescenti. Sarà a disposizione degli alunni due giorni a settimana in orario scolastico. Il primo passo è il test preliminare - assolutamente facoltativo - sulle proprie abitudini alimentari. Poi verrà chiesto ai ragazzi qual è la loro idea di «corretta alimentazione» e il questionario sarà lo spunto da cui avviare la discussione. Fra gli argomenti che verranno affrontati: la funzione e le proprietà dei cibi; lalimentazione corretta; le diete; lalimentazione e lo sport; i disturbi alimentari; lalcool, alimento o non alimento (e limpennata del consumo di bevande alcoliche fra i giovanissimi negli ultimi tempi).
Dopo questo incontro di sensibilizzazione gli studenti avranno la possibilità di incontrare singolarmente lesperto per sottoporgli dubbi o curiosità.
Perché uno «sportello alimentare» a scuola? «I disturbi dellalimentazione sono sempre più frequenti - hanno confermato gli esperti dellassociazione -. Il 5 per cento delle donne è affetto da un disturbo dellalimentazione e il 10 per cento degli italiani è obeso. Anoressia nervosa, bulimia, disturbo da alimentazione incontrollata e night eating syndrome sono malattie che in genere colpiscono le adolescenti e le giovani donne influenzate dai canoni di bellezza pubblicizzati. Addirittura ne sono colpite ragazzine sempre più giovani, scolare che hanno dai 10 ai 12 anni».
Non che oggi manchino le informazioni su cibi e bevande, ricette e consigli per le diete, «ma purtroppo spesso si tratta di informazioni contraddittorie che generano confusione».
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