Cronaca locale

Il Comune: pediatri alla Centrale

Dopo le foto dei bambini abbandonati in stazione, Palazzo Marino cerca volontari per assisterli

Il Comune: pediatri alla Centrale

E adesso il Comune va a caccia di medici e volontari per affrontare l'emergenza profughi in Stazione Centrale. La tristezza e la naturale indignazione per le fotografie dei bambini abbandonati a dormire per terra sui cartoni posati nei meandri dei mezzanini esigevano una risposta. Qualche giorno di polemiche e scambi di accuse e ora gli assessori Pierfrancesco Majorino e Marco Granelli cercano di uscirne con un appello. E soprattutto un indirizzo mail dove offrire il proprio contributo volontario per affrontare l'emergenza denunciata dagli scatti shock del consigliere di Forza Italia Silvia Sardone.

Forse anche lo scambio di tweet al veleno tra Bruno Vespa che ha denunciato lo scandalo dei bimbi abbandonati e il sindaco Giuliano Pisapia a cui l' anchorman ha ribattuto di non «accettare lezioni» sul volontariato praticato da trent'anni, ha convinto Palazzo Marino a mettere in campo una chiamata alla città. «Facciamo un appello ai pediatri e medici disponibili a darci volontariamente una mano, per intensificare la presenza in Stazione Centrale, specialmente a tutela dei bambini in arrivo». Una richiesta in perfetto rito ambrosiano per cercar di intervenire lì dove le istituzioni sembrano non riuscire ad arrivare. «Lo facciamo - dicono Majorino e Granelli - consapevoli del carico di lavoro straordinario che spessissimo sta già sulle spalle dei medici. È, dunque, un appello, il nostro, rivolto nel nome del senso civico, della generosità». Tenendo conto di una realtà che sembra sempre più difficile da gestire. E che nel suo sempre più frequente sfuggire al controllo, porta all'indignazione soprattutto quando a rimanerne vittime sono bambini che raccontano le loro paure nei disegni appesi nei mezzanini. Per il vice presidente del consiglio comunale Riccardo De Corato (Fratelli d'Italia) «i controlli sanitari sugli immigrati e le visite mediche soprattutto sui bambini devono essere disposti prima di ogni altra cosa, appena costoro sbarcano sulle coste italiane e non quando sono a Milano, Torino o chissà dove dopo aver attraversato l'Italia».

Da notare tra le righe dell'appello un deciso attacco alle politiche dei ministeri romani. «I flussi migratori - l'accusa di Majorino e Granelli - continueranno e oggi, per responsabilità della linea poco chiara del Governo, non è affatto prevedibile il sistema nazionale nel quale saranno inseriti (o come ora, non inseriti) i migranti che arrivano dalla Siria o dall'Eritrea». La Regione, invece, «sul tema del presidio sanitario permanente continua a non scegliere. Quindi siamo costretti a chiedere una mano ai volontari», anche «a tutela dei cittadini milanesi e di chi si trova in stazione». In calce l'email a cui «offrire la propria disponibilità», emergenzaprofughi@comune.milano.it .

Ma a far paura sono sempre di più i numeri. In media i profughi in arrivo solo alla Centrale sono 500 al giorno, ma venerdì sono stati più di 600 quelli che hanno messo in crisi la macchina del Comune e dei volontari messa in piedi per accoglierli. In un anno i siriani sono già 38mila.

Diecimila i bambini.

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