Cronaca giudiziaria

"Ha abusato di me". La testimonianza-choc della minore che inchioda lo straniero

La minorenne di Latina che il maggio scorso denunciò di esser stata sequestrata e violentata da un trentenne straniero è stata ascoltata ieri in audizione protetta. E ha confermato quanto già dichiarato alle forze dell'ordine: "Mi ha costretta ad andare con lui. E poi ha abusato di me"

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"Mi ha costretta ad andare con lui. E poi ha abusato di me". Questo, stando a quel che riporta la testata LatinaToday, è quanto la ragazza di 17 anni vittima di violenza sessuale a Latina ha dichiarato ieri agli inquirenti. La minore è stata ascoltata in audizione protetta, nel corso dell'incidente probatorio delle scorse ore. E ha in sostanza confermato le accuse che hanno nelle scorse settimane portato all'arresto di un uomo di 30 anni originario della Romania, accusato di averla sequestrata e stuprata dopo averne aggredito il fidanzato. Nell'aula della Corte d'assise, davanti al giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Latina, alla presenza del sostituto procuratore e con l’assistenza della psicologa nominata dallo stesso gip, la giovane (collegata in videoconferenza da una stanza limitrofa) ha quindi ripercorso le fasi di quella notte drammatica risalente allo scorso maggio.

E ha a quanto sembra confermato in toto quanto già raccontato agli investigatori della squadra mobile, nelle ore immediatamente successive all'episodio. La diciassettenne ha spiegato di essere arrivata presso l’edificio in disuso dell’Intermodale con il suo fidanzato di 19 anni, a bordo di una minicar. Si trattava in pratica di un complesso industriale ormai dismesso, situato in una località isolata fra Latina scalo e Sermoneta. I due giovani non sapevano però che all'interno del sito ci fosse già il cittadino straniero, che li aveva evidentemente notati senza dare nell'occhio. Dopo essersi avvicinato alla coppia di soppiatto, avrebbe prima colpito il ragazzo, fino a fargli perdere i sensi a suon di calci e pugni. E poi avrebbe costretto lei a salire sulla vettura con lui, imponendole in primis di allontarsi e di guidare su strade che non conosceva.

Fino a quando, dopo aver individuato un luogo ancor più appartato, il rumeno l'avrebbe indotta ad accostare e a spegnere il motore. A quel punto, l'uomo l'avrebbe tenuta in scacco per alcune ore ed avrebbe abusato di lei. Nel frattempo, il giovane malmenato aveva fatto scattare l'allarme avvisando le forze dell’ordine: la ragazza era stata poi ritrovata in stato di choc e le furono prestate le cure del caso. Al termine dell'audizione, il gip e il pubblico ministero hanno ascoltato anche il diciannovenne, che ha confermato la versione della fidanzata. Ora la parola passa quindi alla procura. Che, espletato questo passaggio necessario per cristallizzare quella che sembra prefigurarsi alla stregua di una prova tutt'altro che secondaria, dovrà decidere se chiedere o meno il rinvio a giudizio del trentenne straniero.

E a breve dovrebbero quindi esserci ulteriori sviluppi.

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